email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Marco Risi • Regista

"Ho girato un noir per raccontare la corruzione"

- Presentato in anteprima al Taormina Film Festival, Cha cha cha è nelle sale italiane dal 20 giugno

"Cha Cha Cha [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
è un film di genere che però si potrebbe definire anche un film politico, perché ha a che fare con quello che accade nel nostro Paese, con il viscido che ricopre le nostre strade".  Marco Risi descrive così il suo thriller ambientato in una Roma dai poteri oscuri in un cui si muove un investigatore privato, Corso, interpretato da Luca Argentero.  "E' un tipo un po’ Chandleriano, alla Marlowe per intenderci,  un uomo solitario, che vive con un cagnolino senza una zampa,  in contraddizione perfetta con la società estetizzante che ci circonda. Uno che cerca di cambiare le cose, che vuole arrivare alla verità ma è l’unico pulito in un mondo di corrotti".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Presentato in anteprima al Taormina Film Festival  il film del regista di film di impegno civile come Fortapàsc [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
e Il muro di gomma è e nelle sale dal 20 giugno, distribuito da 01 in 180 copie. La sceneggiatura è firmata da Risi con Andrea Purgatori e Jim Carrington. Ad affiancare il sex symbol Argentero c'è una sorprendente Eva Herzigova nei panni di una ex attrice legata ad un avvocato corrotto e potente (Pippo Del Bono).  L'investigatore privato indaga sulla morte del giovane figlio della donna, ostacolato da un poliziotto  dai modi poco ortodossi (Claudio Amendola). "Di Luca Argentero mi è sempre piaciuta la fisicità. Volevo un protagonista bello e Luca alla fine è più bravo del solito. Eva è stata una scommessa: in un certo senso ho dovuto imporla, perché lei non è un’attrice, è la top model Eva Herzigova. Ma volevo una bionda hitchockiana alla Grace Kelly, e lei per me lo è".

Nel film c'è una lunga sequenza in cui Argentero   lotta completamente nudo che richiama il Viggo Mortensen de La promessa dell’assassino di David Cronenberg. "Nego qualsiasi finalità di marketing. Volevo mettere a nudo l’animo, la fragilità e l’umanità del mio protagonista. Luca è un professionista: girare la scena di lotta per lui è stato durissimo, rischiava di farsi male sul serio".

Con stile molto diverso, il film racconta la stessa Roma corrotta de La grande bellezza [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Paolo Sorrentino
scheda film
]
di Paolo Sorrentino. "Il film di Paolo è molto bello. Ma la mia è una Roma più periferica di quella di Paolo. A Roma devi saperti muovere bene. È una città cinica, che giudica il resto d’Italia, ma non vuole essere giudicata. È dove tutto accade, o non accade. È la città dell’intrigo, del malaffare, dove si giustificano le proprie azioni nel nome di una civiltà che però non esiste più".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy