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Tudor Giurgiu • Regista

"Una struttura narrativa che fosse forte e vera"

di 

- Nel suo terzo film, Tudor Giurgiu racconta la storia di Why Me?, puntando il dito contro la corruzione del sistema nella Romania del 2002

Tudor Giurgiu  • Regista

Dopo aver fondato il festival del cinema più popolare della Romania, il Transilvania IFF, Tudor Giurgiu ha diretto il suo primo lungometraggio Love Sick nel 2006. Nel 2011 ha realizzato la commedia Of Snails and Men [+leggi anche:
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ed ora esplora un nuovo genere con Why Me? [+leggi anche:
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, un thriller politico presentato nella sezione Panorama Special della Berlinale di quest'anno.

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Cineuropa: Ha girato Why Me? in completa segretezza. Temeva che la produzione sarebbe potuta essere influenzata dalle reazioni di coloro che hanno ispirato la storia? Ha mai avuto l'impressione che "qualcuno stesse guardando"?
Tudor Giurgiu: Sì, è vero, non ho voluto dare nell'occhio, non ho invitato la stampa durante le riprese, e ho cercato di essere il più discreto possibile. Ammetto che avevo un po' paura per quanto riguarda le principali implicazioni politiche del soggetto. Ho preferito tenere la crew, in particolare gli attori, lontano da interventi mediatici, interviste e telefonate. Siamo riusciti a girare con calma, nessuno si è avvicinato e non ho avuto neanche per un attimo la sensazione di essere sotto qualsiasi tipo di sorveglianza. E anche quando, non avrebbe certo influenzato il nostro lavoro.

A volte è più facile fare un film in costume che uno ambientato solo nel decennio precedente. Quali sono state le principali sfide di questa produzione?
Ovviamente, abbiamo avuto problemi a trovare una location adeguata per l'Ufficio del Procuratore Generale, il luogo di lavoro del nostro personaggio principale, il procuratore Panduru. Sapevo che ne avremmo avuto bisogno per diversi giorni e speravo in uno spazio ampio, con molte possibilità e angolazioni di ripresa. Il Palazzo della Borsa, costruito intorno al 1925 su progetto di un architetto francese, è stata un'ottima scelta e ha ispirato il nostro scenografo Cristian Niculescu con grandi idee e proposte. Il mio unico limite è stato l'impossibilità di fermare il traffico automobilistico nelle zone molto affollate, così ho dovuto abituarmi alle Dacia Logan che entravano nell'inquadratura: non esistevano nel 2002.

Cosa l'ha portata a offrire a Emiliam Oprea il suo primo ruolo da protagonista?
Il mio istinto. Emilian non ha fatto provini, l'abbiamo scelto a scatola chiusa. A dire il vero, lo conoscevo per i suoi spettacoli teatrali, è un attore maturo con parecchia esperienza. Ero convinto che avrebbe interpretato bene la parte, ma ha finito per stupirci, mostrando un incredibile equilibrio emotivo, e un'interpretazione fluida e intensa. Per quanto possibile, abbiamo cercato di girare in ordine cronologico, quindi il finale è stato girato negli ultimi giorni. Le riprese nel vero appartamento della zia del procuratore Panduru sono state estremamente toccanti.

Il film è basato sul caso del procuratore Cristian Panait, ma ha cambiato il suo nome in Cristian Panduru? Perché questa decisione? Dove finisce la verità nel film e dove inizia la finzione?
La sceneggiatura è basata sugli eventi della vita di Panait, dopo l'affidamento del caso Lele (nel film, caso Leca). Ma Why Me? è un film di finzione e non un documentario. Quando ho iniziato a documentarmi sul caso Panait, nel 2007, sono stato molto tentato di fare una rievocazione il più vicino possibile alla realtà. Ma mi ci è voluto così tanto tempo per capire il contesto giuridico e la complessa rete di interessi di questo caso assai controverso. Ad un certo punto nel 2012 ho sentito che la vicinanza alla realtà era diventata un ostacolo e che non riuscivo ad andare avanti. L'enorme quantità di informazioni e dettagli del caso era diventata soffocante. Mi sono preso una pausa, un po' di mesi senza pensare al progetto, e poi ho cominciato a pormi l'unica domanda che conta, alla fine: di cosa parla il film? Cosa me lo fa fare? Cos'è il conflitto? La tematica? Poi ho capito che, se volevo finire il film, avevo bisogno di finzione, avevo bisogno di aggiungere nuovi dettagli ed elementi credibili a una struttura narrativa che fosse forte e vera.

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(Tradotto dall'inglese)

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