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Nicolas Eschbach • Esportatore

"L'interesse è la diversità"

di 

- Incontro con Nicolas Eschbach sulla promettente line-up cannense di Indie Sales e analisi delle tendenze di mercato

Nicolas Eschbach  • Esportatore

A due anni dalla sua creazione, le società francese di vendite internazionali francesi Indie Sales ha visto una crescita accelerata. Al Marché du Film del 68° Festival de Cannes, l'azienda si concentrerà in particolare su Maryland [+leggi anche:
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(Disorder) di Alice Winocour (vedi articolo), che sarà presentato al Certain Regard, e su due titoli alla Semaine de la Critique: Ni le ciel ni la terre [+leggi anche:
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(The Wakhan Front - articolo) di Clément Cogitore e Les deux amis [+leggi anche:
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(Two Friends) di Louis Garrel (articolo). Incontro con Nicolas Eschbach per commentare la sua line-up e le condizioni dei mercati. 

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Cineuropa : I tre film selezionati a Cannes della sua line-up sono stati realizzati da giovani registi francesi. È questa la sua linea editoriale?
Nicolas Eschbach : Cerchiamo innanzitutto film con potenziale internazionale. Ogni progetto ha le sue specificità. Abbiamo da subito creduto in Disorder perché aveva una produttrice (Isabelle Madelaine) che conosco molto bene, una trama avvincente ed il primo film di Alice Winocour (Augustine [+leggi anche:
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). Per The Wakhan Front, il produttore Jean-Christophe Reymond ci ha fatto leggere molto rapidamente la sceneggiatura co-scritta da Thomas Bidegain e ci siamo subito innamorati di questo progetto molto ambizioso. 

Diane Kruger e Matthias Schoenaerts in Disorder, Jérémie Renier e Kévin Azaïs in The Wakhan Front: dei cast notevoli...
In effetti sì, e in Two Friends ci sono Louis Garrel, Golshifteh Farahani e Vincent Macaigne. Ma non scegliamo solo film con cast importanti. Per esempio, Je suis à vous tout de suite (I'm All Yours) di Baya Kasmi, che presenteremo al mercato, non ha un cast molto conosciuto. L'interesse è la diversità. Abbiamo film più d'essai o opere prime come Le nouveau (The New Kid) di Rudi Rosenberg, film di genere come Le convoi (The Convoy) di Frédéric Schoendoerffer o il danese What We Become di Bo Mikkelsen, titoli d'animazione come Moomins on the Riviera [+leggi anche:
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che abbiamo venduto in tutto il mondo, Ma vie de courgette (My Life as a Zucchini) di cui Céline Sciamma ha co-scritto la sceneggiatura, e Dofus - Book 1 : Julith che si ispira al videogioco.

Qual è la vostra strategia di sviluppo?
L'idea è quella di avere dai 12 ai 15 titoli l'anno. Indie Sales ha anche la peculiarità di associare me, venditore internazionale, con il produttore Eric Névé. Le vendite sono il nostro core business, ma cominciamo a occuparci di co-produzioni come Suburra dell'italiano Stefano Sollima (che ha realizzato la serie Gomorra), che peraltro vendiamo. 

Si parla di una ritrovata floridità dei mercati, ma pare che lo stesso non possa dirsi dei prezzi. Qual è la sua analisi?
Ci sono Paesi che continuano a comprare, ma hanno degli MG molto inferiori rispetto al passato, come il Giappone e l'Italia, e dei mercati che sono diventati difficili come l'Argentina, che si è molto americanizzata. Ma ci sono mercati che restano solidi, la Germania per esempio. Gli inglesi sono piuttosto prudenti, ma se abbiamo un buon progetto, acquistano. E in genere il processo varia: prima, negli Stati Uniti, c'erano molti acquirenti, poi meno, adesso il trend ritorna con nuovi attori. In generale, il mercato è più complesso, gli acquirenti sono molto attenti e le prevendite sono abbastanza difficili. Quindi stiamo attenti con i nostri MG in fase di acquisto, in un settore molto competitivo. Quando scegliamo un film è perché crediamo abbia un potenziale.

Si occupa di vendite specifiche per il mercato VoD?
Essendo Indie Sales ancora giovane, vendiamo "tutti i diritti", ma per alcuni film non venduti in un territorio, c'è il secondo mercato televisivo. È anche diventato più complicato in Europa, ma ci sono canali come Canal+ Polonia, HBO in Europa orientale e ZDF che acquistano sempre lungometraggi europei.

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(Tradotto dal francese)

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