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Marit van den Elshout • Direttrice di CineMart

"Vorremmo diventare un partner per i registi di tutto il mondo"

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- Cineuropa ha incontrato la direttrice di CineMart, Marit van den Elshout, per discutere della prossima edizione del mercato e di ciò che i partecipanti possono aspettarsi

Marit van den Elshout  • Direttrice di CineMart

Poiché la 45a edizione dell'International Film Festival Rotterdam, che ha preso il via ieri, ha subito diversi cambiamenti, Cineuropa ha incontrato la direttrice di CineMart, Marit van den Elshout, per sapere se questa situazione interessa anche la parte di settore del festival e la 33a edizione di CineMart, evento che dirige dal 2007.

Cineuropa: Ci sono stati alcuni cambiamenti importanti in merito alla prossima edizione dell'IFFR. È anche il caso della parte di settore?
Marit van den Elshout: Fin dalla nomina di Bero Beyer a direttore del festival a settembre (vedi intervista), abbiamo fatto brainstorming e discusso continuamente soprattutto del futuro di CineMart, e alcuni dei cambiamenti saranno già effettivi nella prossima edizione. Cercheremo di concentrarci su un determinato tema ogni giorno, e tutte le conferenze e gli eventi in programma quel giorno saranno connessi a un tema. Avremo anche dibattiti più approfonditi ed eventi CineMart più ampi. Stiamo lavorando a questa struttura del programma al fine di rendere CineMart non solo un luogo con progetti e incontri individuali, ma anche uno spazio che affronta diverse questioni all'interno dell'industria cinematografica. Naturalmente, lo avevamo già fatto nelle precedenti edizioni, ma vogliamo migliorarlo a livello strutturale. Ciò che stiamo facendo adesso è riprendere i progetti delle precedenti edizioni di CineMart e quelli che hanno ricevuto un finanziamento dello Hubert Bals Fund, e presentarli. E per la prossima edizione e gli anni a venire, stiamo lavorando a programmi in cui poter far seguire i registi da esperti. I maggiori cambiamenti entreranno in vigore dopo la 45a edizione dell'IFFR, poiché stiamo preparando un piano dal 2018 in poi, per cui le modifiche più importanti entreranno in gioco nel 2017.

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Il rapporto tra Rotterdam e i registi è destinato ad essere duraturo.
Abbiamo tre ex vincitori dei Tiger nella selezione CineMart. Abbiamo sempre seguito i registi che abbiamo sostenuto nelle varie fasi dei loro film o delle loro carriere - non è una novità. La novità sta nel fatto che presenteremo parti di progetti che sono già stati a CineMart, come Luxembourg di Myroslav Slaboshpytskiy. Potranno mostrare alcune clip, cercare distributori, per esempio, o se sono ancora alla ricerca di partner o agenti di vendita, potranno mostrare materiale e fissare incontri. Iniziamo subito con i finanziamenti Hubert Bals, poi sosteniamo i progetti scelti ai mercati... Non ci limitiamo a fare uno sforzo una tantum per i progetti. Vorremmo davvero diventare una sorta di partner per i registi di tutto il mondo che vogliono entrare in contatto con noi. Possiamo offrire loro una lettura iniziale delle loro sceneggiature o visionare la prima versione dei loro film, e vogliamo investire su questo in futuro.

L'attuale line-up di CineMart è variegata e intrigante. Come l'avete messa insieme?
È una line-up fortemente curata, ma ciò che conta nei progetti è soprattutto la storia e il talento registico. Abbiamo un ottimo comitato di selezione. Lavoriamo anche con persone esterne - produttori, agenti di vendita, distributori, sceneggiatori - per avere una panoramica internazionale, quindi entrano in gioco diversi criteri. Prima di tutto, dobbiamo essere attratti dal progetto artisticamente e dal lavoro del regista, dal suo lavoro precedente, e poi valutiamo i produttori, i Paesi e la situazione finanziaria. Lo stato del progetto è davvero importante; ad esempio, il progetto di Radu Jude che avremo nella prossima edizione è ancora in una fase abbastanza iniziale di sviluppo, ma potremmo farlo solo con un regista come Jude e l'esperta produttrice associata Ada Solomon - persone ben note che useranno l'evento come trampolino di lancio. La selezione si propone di trovare l'equilibrio perfetto in termini di storie e Paesi. Non c'è una formula magica specifica.

Potrebbe riassumere i temi dei progetti presentati quest'anno?
Ora abbiamo due film storici; c'è stato un anno in cui abbiamo avuto una pletora di biopic. Ci sono stati anni in cui abbiamo avuto un sacco di pellicole storiche e storie di famiglie in difficoltà. Quest'anno, il tema numero uno tra i progetti presentati è gli adolescenti e il sesso. È una specie di storia generazionale, con i bambini che crescono nel mondo contemporaneo con un senso di vuoto e di perdita, ed è possibile vedere questi sentimenti espressi nei progetti di film dei registi giovani.

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(Tradotto dall'inglese)

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