04/07/2016 - Intervista con Daniel Campos Pavoncelli su Indiana, società multimediale che opera nel commerciale, transmedia, cinema e produzioni televisive

(Questo articolo è stato pubblicato in Le Film Français - Inserto Italia 2016)

Nata nel 2005, Indiana è una multimedia company con uffici a Milano, Roma, Los Angeles e Berlino. Spazia dalla produzione pubblicitaria e crossmedia a quella cinematografica e tv. La sua collaborazione piu importante con la Francia e' certamente Il Capitale umano [+leggi anche:
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intervista: Paolo Virzì
scheda film] di Paolo Virzi', coprodotto con Manny Films e venduto da Bac Films.

Daniel Campos Pavoncelli,  lei ha vissuto 10 anni in Francia prima di spostarsi a Londra e infine approdare a Indiana come Head of Film & TV.
A livello culturale la cinematografia italiana si lega molto bene con quella francese. Gusti simili e metodi di lavoro ancora piu simili di quanto non si pensi. Questa lascia la porta aperta a collaborazioni anche per film totalmente in lingua italiana, collaborazioni finanziarie che sono molto piu difficili con altri paesi. La collaborazione artistica e' la piu' interessante perche'  ci sono sempre elementi artistici che si possono portare dalla Francia, e che sono sempre di primissima qualita. Nella coproduzione totalmente finanziaria le cose stanno un po' cambiando perche' il CNC ultimamente non le vede cosi di buon occhio, vorrebbe che i finanziamenti fossero investiti sul suo territorio e su cast e crew francesi. Ma e' interessante per un produttore italiano aggiungere alcuni elementi della crew francesi in modo da ottenere una coproduzione finanziaria o semplicemente avere una sorta di prevendita in Francia, la distribuzione, le vendite internazionali. Insomma il legame viene abbastanza naturale e i primi partner a cui si pensa sono i francesi, per come sono bravi e attivi sul mercato.

Poi c'e' un altro punto di vista che Indiana non trascura, quello della ricercare di materiale nel cinema dell'Esagono.
Abbiamo fatto con Francesca Archibugi il remake de Le Prenom [+leggi anche:
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scheda film] di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte,  intitolato Il Nome del figlio [+leggi anche:
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scheda film], in coproduzione con Lucky Red comprato i diritti da Pathe e adattato per il mercato italiano. E' una cosa che facciamo abbastanza regolarmente. Abbiamo gli occhi puntati sulla Francia, per vedere cosa esce in sala, cosa ha successo, quali sono i trend di mercato. Ad ogni riunione di sviluppo che facciamo, guardiamo a come sta andando il box-office in Francia e che idee, che talenti si possono osservare, acquisire. Mentre in Inghilterra c'e' una cultura diversa, quello che fa ridere i francesi, spesso fa ridere anche gli italiani, e si puo' adattare per il nostro pubblico. 

Per Leisure Seeker, il prossimo film di Virzi che voi producete, sceneggiatura di Stephen Amidon dall'omonimo romanzo di Michael Zadoorian,  pensate ad una coproduziones
Certamente, ci stiamo provando ma ancora non l'abbiamo chiusa. Pero' Virzi' va molte bene in Francia. Per il Capitale Umano [+leggi anche:
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intervista: Paolo Virzì
scheda film], Indiana aveva lavorato con BAC Films per le vendite e con Manny Films e si era trovata molto bene. Il film e' andato molto bene anche per l'aspetto dell'esperienza produttiva. Recentemente per Alaska [+leggi anche:
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scheda film] di Claudio Cupellini abbiamo fatto una coproduzione con la societa' francese 247 Films. In questo caso e' una vera e propria coproduzione artistica perche' c'e' un'attrice francese, Astrid Bergès-Frisbey, una parte delle riprese era in Francia, direttore della fotografia Gergely Poharnok, produttori francesi molto affermati, Film Distribution per le vendite. Un grosso impegno francese su questo film.