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Paolo Del Brocco • Ad, RAI Cinema

“Innovazione è la nostra mission

di 

- Abbiamo incontrato Paolo Del Brocco, l’ad del braccio produttivo RAI sulla nuova linea editoriale. “Il futuro è nella commistione di generi”

Paolo Del Brocco • Ad, RAI Cinema

Dogman di Matteo Garrone e Il Traditore di Marco Bellocchio (news), la Sicilian Ghost Story di Piazza & Grassadonia e il Martin Eden di Pietro Marcello, il sequel del Ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores (news) e Ammore e Malavita dei Manetti Bros (news), l’atteso The Leisure Seeker di Paolo Virzì con Helen Mirren e Donald Sutherland (news). Il meglio del cinema italiano per un nuovo corso editoriale in sette differenti linee produttive che RAI Cinema ha presentato per la prossima stagione cinematografica. Cineuropa ne ha parlato con l’ad della società di produzione controllata dalla televisione pubblica, Paolo Del Brocco.

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Cineuropa: La nuova linea è dunque nel segno dell’innovazione.
Paolo Del Brocco: Il mandato istituzionale che la RAI ci ha affidato è di innovare il nostro cinema con nuove linee di racconto. Partendo dalla centralità delle storie. Abbiamo quindi chiesto anche agli autori più affermati - come Bellocchio, Amelio, Salvatores, Virzì -  di scrivere sceneggiature innovative, senza naturalmente rinunciare alla loro cifra stilistica. Per introdurre queste nuove strade probabilmente ci vorranno anni e questo potrebbe riflettersi sugli incassi, ma è un rischio da correre perché il nostro compito è di fare in modo che questi film si facciano al di là dei risultati commerciali.

Del resto ci sono diversi mutamenti in atto nell’industria dell’audiovisivo.
RAI Cinema ha colto l’esigenza di trasformazione del linguaggio cinematografico già da un paio di anni  e recepisce quel che c’è di nuovo  esprimendo l’esigenza di cambiamento produttivo rispetto alla commedia comica e al film d’autore. Concentriamo molte energie in produzioni più innovative e sperimentali dal punto di vista del linguaggio, delle storie, dello stile di racconto, nel tentativo di dare una svolta ad un modo di fare cinema che negli ultimi tempi ha mostrato segni di debolezza.   Nel tempo della complessità e della competizione con il moltiplicarsi di altri contenuti audiovisivi, bisogna ancor di più diversificare e innovare nel segno della qualità, cercare strade alternative, nuove linee capaci di attraversare i generi.

Quindi far convergere i generi per creare il nuovo. In diverse linee produttive.
RAI Cinema va in questa direzione. Il futuro del cinema italiano è nella commistione di generi, proprio per offrire un racconto diverso. Accanto a una linea di ricerca più innovativa, RAI Cinema offre una varietà e una molteplicità di nuove produzioni che abbiamo organizzato in gruppi distinti.

Quella che abbiamo chiamato “La nostra storia”, che vede film come La tenerezza di Gianni Amelio, Dogman di Matteo Garrone, ispirato alle efferate imprese del "Canaro" della Magliana, a Roma, Una questione privata di Paolo e Vittorio Taviani con Luca Marinelli nel ruolo del partigiano di Beppe Fenoglio, il nuovo Bellocchio, Il Traditore, sul grande pentito di mafia Buscetta, Pupi Avati che con Il Signor Diavolo recupera l'horror, il nuovo film di Mario Martone, Capri-Batterie, e di Daniele Luchetti, Io sono tempesta, ispirato a Silvio Berlusconi.

“Cinema del futuro” comprende titoli d'autore, opere prime e conferme tra cui Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, Cuori Puri di Roberto De Paolis, Look Up di Fulvio Risuleo e Una famiglia di Sebastiano Riso con Micaela Ramazzotti.

“Coming of Age", il romanzo di formazione, sarà rappresentato dal sequel del Ragazzo invisibile di Salvatores, I figli della notte [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Andrea De Sica
scheda film
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di Andrea De Sica e Otzi e il mistero del tempo di Gabriele Pignotta.

La linea più innovativa è “Pop Italiano”, con il musical dei Manetti Bros Ammore e Malavita, l'esordio fantastico di Cosimo Gomez Brutti e cattivi, Il primo re di Matteo Rovere, sul mito di Romolo e Remo, A Casa di Antonio Albanese, anche protagonista del film, Il mio corpo vi seppellirà di Giovanni La Parola e il surreal fantasy Addio fottuti musi verdi di Francesco Ebbasta.

In “Cinema senza frontiere” ci sono i nostri autori in coproduzioni internazionali: oltre al nuovo Virzì, questa linea produttiva include tra gli altri The Whale di Andrea Pallaoro con Charlotte Rampling, Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli, Il libro delle visioni di Carlo S. Hintermann.

“Cinema del reale” infine è la linea tra documentario e finzione con il nuovo film di Roberto Minervini Nobody in This World Is Better Than Us, Buon Inverno di Giovanni Totaro, La strada dei Samouni di Stefano Savona.

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