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KARLOVY VARY 2018 East of the West

Tomáš Pavlíček • Regista

"L'assurdità è una fonte di umorismo, ma puoi usarla per esaminare i personaggi"

di 

- KARLOVY VARY 2018: Cineuropa ha incontrato il regista emergente ceco Tomáš Pavlíček per parlare della struttura episodica e dell'umorismo assurdo nel suo Bear With Us

Tomáš Pavlíček  • Regista
(© KVIFF)

Il regista ceco emergente Tomáš Pavlíček è tornato al Festival Internazionale del Cinema di Karlovy Vary per presentare il suo lungometraggio Bear With Us [+leggi anche:
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intervista: Tomáš Pavlíček
scheda film
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 dopo aver presentato, sempre lì nel 2014, il suo primo film, Totally Talking [+leggi anche:
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scheda film
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. Nella sua ultima opera, Pavlíček segue una famiglia di tre generazioni mentre cerca di vendere la baita di famiglia, e successivamente emergono numerose situazioni comiche. Cineuropa ha incontrato il regista per parlare di struttura episodica, umorismo assurdo e se un pubblico internazionale sarà in grado di comprendere un'attività per il tempo libero tipicamente ceca.

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Cineuropa: Come è stato il viaggio da Totally Talking a Bear With Us?
Tomáš Pavlíček: Totally Talking era un film molto stilizzato. Dopo averlo terminato, volevo provare qualcosa di più sociale, pur rimanendo concentrato sul genere della commedia. L'ispirazione iniziale proveniva dalla mia famiglia e dalle visite alla nostra baita. Ho scritto alcuni dei miei ricordi dei luoghi e dell'atmosfera. Insieme alla mia co-sceneggiatrice, Lucie Bokšteflová, li abbiamo rielaborati e abbiamo cercato di ordinarli.

La sceneggiatura ha una struttura episodica. Faceva parte della sua visione iniziale?
All'inizio, abbiamo convenuto che sarebbe stata una sceneggiatura episodica con un protagonista principale comune. È stato parecchio difficile introdurre molti personaggi in così poco tempo. Un'altra grande sfida è stata quella di mantenere l'attenzione dello spettatore e assicurarsi che il film scorresse senza intoppi pur non avendo un unico arco narrativo. Quindi abbiamo riempito la sceneggiatura di un sacco di gag e di situazioni collaterali che avrebbero fatto andare avanti la trama.

Perché ha optato per una famiglia di tre generazioni?
Volevo creare un ritratto di famiglia il più ampio possibile, per tutte e tre le generazioni. E volevo trattare il fenomeno delle vacanze in baita da diverse angolazioni. Mi interessava esaminarlo dai diversi punti di vista dei vari membri della famiglia e lasciare che queste miriadi di prospettive si scontrassero.

Il tema delle visite alle baite è quasi esclusivamente una particolarità della cultura ceca. Come pensa che reagirà il pubblico internazionale?
Ho cercato di rendere il film comprensibile anche agli spettatori stranieri e sono curioso di sapere se ci sono riuscito. Una delle funzioni del personaggio dello straniero nel film è di spiegare e condividere temi locali con coloro che non ne hanno familiarità.

L'umorismo assurdo compare frequentemente nel film. È questo il suo gusto nella commedia?
Sperimento situazioni assurde nella vita e spesso le cerco – è per questo che sono finite abbastanza naturalmente nel film. Mi piace descrivere l'assurdità e poi analizzarla razionalmente in una determinata situazione. Per me, l'assurdità è una fonte di umorismo e si possono esaminare gli stati esistenziali dei personaggi attraverso la sua analisi.

Uno degli elementi più assurdi del film è il costume da orso che alla fine diventa il gioco di parole del titolo del film. Come è successo?
Il costume da orso è uno dei principali elementi assurdi della sceneggiatura. Come ogni vero caso di assurdità, è avvenuto quasi per caso: ho scritto una scena in cui un acquirente visita la baita e, tra le varie cose che sono state lasciate, nota il costume da orso. Era così fuori posto che ho iniziato a pensarci sempre di più. Alla fine, abbiamo trasformato l'orso in uno dei leitmotif del film. E’ entrato anche nel titolo inglese per caso. Non sapevamo se chiamare il film Cottage in vendita o Baita in vendita. Pensavamo che lo spettatore internazionale avrebbe pensato che fosse un film horror con un titolo del genere. All'ultimo minuto, il gioco di parole con l'orso e il doppio significato ci sono tornati in mente.

Cosa direbbe che distingue il suo film da altre storie di famiglie disfunzionali?
Penso che sia l'umorismo basato sul dialogo. La famiglia nel film non parla normalmente, e c'è una certa stilizzazione, poiché i personaggi parlano spesso tramite battute. Volevo che il dialogo fosse allo stesso tempo comico e commovente; crea un commento comico alle loro situazioni un po' tragiche.

Sta attualmente preparando un nuovo progetto?
Ho buttato giù alcune idee, anche se devo ancora sceglierne una sul serio. Mi piacerebbe continuare con la rappresentazione comica dei problemi familiari. Allo stesso tempo, mi piacerebbe girare un film quasi no-budget, basato sul dialogo, in cui reciterei.

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(Tradotto dall'inglese da Elisa Flammia)

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