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BERLINALE 2019 Forum

Rita Azevedo Gomes • Regista di The Portuguese Woman

"Puoi trovare la stessa verità in Dostoevskij e in uno scritto contemporaneo di qualità"

di 

- BERLINO 2019: Abbiamo incontrato la portoghese Rita Azevedo Gomes per parlare delle sue interessanti scelte di casting nel suo quinto film di finzione, The Portuguese Woman

Rita Azevedo Gomes  • Regista di The Portuguese Woman

La portoghese Rita Azevedo Gomes, nel suo quinto film The Portuguese Woman [+leggi anche:
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, proiettato nel programma Forum della 69ma edizione della Berlinale, si ispira al racconto classico di Robert Musil Tre donne (1924), che narra di una giovane donna (Clara Riedenstein) costretta a fare i conti con anni di solitudine trascorsi in un umile castello sul passo del Brennero, mentre il marito, il barone di Ketten (Marcello Urgeghe), è impegnato nelle guerre contro il clero locale. Cineuropa ha parlato con la regista delle sue interessanti scelte di casting e di come un’opera moderna possa sposarsi perfettamente con un dramma datato.

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Cineuropa: Cosa la attrae dei classici letterari?
Rita Azevedo Gomes: Un buon libro tra le mani costituisce sempre uno spunto per varie riflessioni. A volte mi capita di vedere alcuni film in cui i dialoghi sono talmente poveri da non riuscire a veicolare nemmeno una frase, dissolvendone le idee. Questa cosa mi rattrista. Quando leggo un racconto che mi intriga, è il suo lato enigmatico che mi spinge a pormi delle domande. Mi piacciono le storie che non sono rese esplicite al lettore e che, quindi, lasciano spazio a libere interpretazioni: io riesco immediatamente a prefigurarmi delle immagini. Si potrebbe dire che tutti i libri di un certo livello parlino la lingua delle persone comuni. La natura umana non cambia, quindi si può trovare la stessa verità sia in Dostoevskij sia in uno scritto contemporaneo di qualità.

Nel film unisce i classici usando poesie di diversi periodi, come ad esempio Under der Linden di Walther von der Vogelweide.
In quel periodo ascoltavo molta musica medievale, che non è esattamente il mio genere, ma ad un certo punto ho sentito una canzone che mi ha invogliata a cercarne la poesia. In qualche modo aderiva alla storia perché tratta della perdita della felicità. All'inizio la donna portoghese è abbastanza felice durante la luna di miele infatti quando il marito rientra a casa per la prima volta, vi è una scena molto felice e giocosa nella vasca da bagno. Quella sensualità, però, si perde gradualmente. La poesia mi ha colpita fin da subito ed era inevitabile che chiamassi Ingrid Caven affinché la cantasse nel film.

Le musiche di José Mário Brancosono un altro aspetto interessante in termini di convergenze di vari periodi storici.
Non sapevo se il progetto avrebbe funzionato, ma mi sono fidata di lui. Aveva un’idea e ha voluto fortemente coinvolgere anche l’interpretazione di Francis Poulenc di Charles d’Orléans. Benché non fosse un pezzo di quell’epoca, ma molto più tarda, l’ho utilizzato ugualmente data la sua magnificenza ed eleganza.

L’intera ambientazione e la fotografia hanno fornito al film un’atmosfera simile a quella tipica dei quadri fiamminghi nel periodo di massimo splendore.
In primis ho testato le macchine da presa perché quando facevamo i film, diciamo, “all’antica” tramite l’effetto acquarello, la procedura era completamente diversa. Le immagini digitali si comportano in un altro modo e dovevo assicurarmi di come le camere riprendessero le molteplici situazioni, soprattutto quelle legate ai tessuti e ai materiali. Il risultato delle acconciature, il colorito della pelle e la lucentezza della seta erano tutti aspetti a cui dovevo prestare attenzione. L’immagine doveva avere la giusta gradazione di verdi e blu affinché rappresentasse la natura in una determinata maniera. Siamo stati anche costretti a barare nell’eliminazione di alcuni aspetti della resa digitale che non ci piacevano molto.

Stavo riflettendo sulle persone che ha deciso di scritturare per il film, in particolare Clara Riedenstein e Ingrid Caven.
Volevo scritturare Ingrid Caven nel mio precedente film Correspondences [+leggi anche:
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, ma questa è stata la nostra prima vera collaborazione. Oltre ad essere una professionista completa, è anche molto divertente ed espressiva. In The Portuguese Woman il suo personaggio entra in contrasto con la narrativa classica del periodo. Lei è la viandante che commenta durante il film attraverso l’interpretazione di varie canzoni. Appena ho visto Clara, invece, ho capito subito che sarebbe stata la mia protagonista.

I luoghi ricordano moltissimo le descrizione del racconto di Musil; è stato difficile trovarli?
Gli ambienti esterni erano a Nord del Portogallo, mentre gli interni da tutt’altra parte; ciononostante ho dovuto far credere che si trattasse del medesimo castello. Volevo un castello in cima a una roccia, che si trovava nella parte opposta del Paese. Provate a immaginare girare una scena in cui si attraversa un corridoio situato in una zona del Portogallo, poi si entra nel salotto che sta a Nord e infine si scendono le scale di un altro luogo ancora. Oltre a ciò, lo sbalzo climatico ha influito nel causare disagi.

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(Tradotto dall'inglese da Laura Comand)

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