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LONDRA 2019

Rose Glass • Regista di Saint Maud

"Ero interessata all'idea di avere un film in cui la relazione centrale si svolgesse nella testa di qualcuno"

di 

- Cineuropa ha incontrato la regista britannica Rose Glass per parlare di Saint Maud, il suo acclamato film di debutto che è stato appena proiettato a Londra

Rose Glass  • Regista di Saint Maud

Queste poche settimane sono state piuttosto emozionanti per Rose Glass, poiché il suo acclamato film horror Saint Maud [+leggi anche:
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ha debuttato al Toronto International Film Festival. Poco prima che il suo film concorresse al recente London Film Festival, la regista britannica ha vinto il premio di £50,000 del Filmmaker Bursary da parte dell’IWC Schaffhausen. Abbiamo parlato con lei per sapere le ultime novità riguardo il suo lungometraggio di debutto.

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Cineuropa: Qual è stata la genesi di Saint Maud?
Rose Glass:
Ho iniziato a lavorare sull’idea quando stavo finendo un corso alla National Film and Television School. Mi sono laureata circa cinque anni fa. Inizialmente, era un affare a due tra una giovane donna e Dio, penso che possa essere stata una suora al principio. Ero interessata all’idea di creare un film in cui la relazione centrale avvenisse all’interno della mente di qualcuno. Credo di essere sempre stata incuriosita dal divario tra lo scombussolato mondo interno che prosegue dentro di noi e cosa mostriamo al mondo.

Il film ha molti elementi horror; lei è una fanatica dell’horror?
Sono una fan, ma non è che l’horror sia tutto ciò che voglio fare o tutto ciò a cui sono interessata. Rosemary’s Baby è il mio film preferito e credo sia un classic horror: tutto ciò che è un po’ dark e strano è il mio genere.

Quindi Rosemary’s Baby è stato un’influenza?
Non tanto Rosemary’s Baby, quanto Repulsione ha avuto un’influenza più significativa su Saint Maud. Mi piace il tono e lo stile visivo del primo Polanski, ma non ci ho veramente pensato consciamente in questa maniera. Ho sempre saputo di volere che il film si intensificasse. Ho voluto infilare gli spettatori nella testa di Maud, è un tragitto molto profondo, amplificato e sensuale.

La scena iniziale dell’ospedale è subdola ed è stata ripresa in modo da rendere gli spettatori completamente insicuri su chi sia Maud: è un’infermiera benevola o un’assassina fatale? Qual era la sua opinione?
Abbiamo voluto suggerire una minaccia potenziale perché Morfydd Clark è così dolce, riservata e carina, o meglio sembra così all’inizio. Mi piace l’idea che gli spettatori non siano certi di cosa pensare per lungo tempo riguardo ai protagonisti. Ti fidi di loro? Sono affidabili o pericolosi?

Diversa da Morfydd Clark, c’è Jennifer Ehle nei panni di Amanda, che Maud va a curare. Amanda sembra bullizzare Maud a volte. Cosa voleva raggiungere con questa relazione?
Dipende da quale prospettiva la vedi. C’è un momento in cui Amanda inganna Maud, un momento in cui pensa di essere più sulla sua stessa lunghezza d’onda di quanto non sia realmente. Ma non ha idea di quanto Maud stia assimilando ogni cosa che le dice. Penso che Amanda sia sola e annoiata e quando Maud compare, Amanda la trova interessante e un po’ divertente, dato che Maud è una giovane donna curiosamente seria. E quindi Amanda forse gioca un po’ con lei per il suo divertimento, in un certo senso, ma credo che tutto ciò parta fondamentalmente da un’intenzione buona.

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(Tradotto dall'inglese da Miriam Ferraglioni)

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