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BERLINALE 2021 Concorso

Radu Jude • Regista di Sesso sfortunato o follie porno

"Considero tutti i miei film commedie essenzialmente oneste"

di 

- BERLINALE 2021: Il prolifico regista rumeno ci parla di quello che forse è il lungometraggio più cattivo del concorso di quest'anno

Radu Jude  • Regista di Sesso sfortunato o follie porno
(© Silviu Ghetie)

Lo ha fatto davvero? Questa potrebbe essere la reazione dello spettatore pochi minuti dall’inizio di Sesso sfortunato o follie porno [+leggi anche:
recensione
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intervista: Radu Jude
scheda film
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, di Radu Jude, mostrato nella competizione principale del Berlinale, il quale esplora cosa succede dopo che una rispettata insegnante delle scuole medie (Katia Pascariu) scopre che un video a luci rosse che ha girato insieme al marito nell'intimità del loro letto è apparso online. Ecco cosa ha da dire il regista a riguardo della comicità, ipocrisia e classismo.

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Cineuropa: Mentre preparavi il film, hai vissuto reticenze da parte di professionisti del cinema romeni? Hai assunto un attore pornografico, Ştefan Steel, per il ruolo del marito, e mi chiedevo se qualcuno che avevi in mente all’inizio per il ruolo non ha voluto essere coinvolto nel film…
Radu Jude: Attori e attrici che rifiutano una parte è qualcosa che succede, e non ho nessun problema con ciò. È normale. Ognuno può decidere cosa fare e cosa assolutamente non fare in un film, e lo accetto. Abbiamo tutti dei limiti, valori e opinioni, che siano di natura politica o estetica. Diventa fastidioso solo quando non si vuole ammettere di avere dei problemi con una cosa o con l’altra, per poi, giorni dopo l’inizio delle riprese, rifiutarsi di fare ciò che è stato discusso in modo molto chiaro sin dall’inizio. Ştefan Steel è stato molto bravo e professionale; è stato un piacere lavorarci insieme. Lo stesso è stato per l’attrice che ha fatto la controfigura di Katia Pascariu. Spero di poterci lavorare ancora insieme.

In un mondo ideale, come vorresti che il tuo film venisse recepito?
Non viviamo in un mondo ideale, e non voglio viverci. Come ha detto Jean Genet, “non chiedermi in che mondo vorrei vivere; non voglio vivere in un mondo differente, voglio solo essergli contro.”

Perché era importante per la sceneggiatura che il pubblico guardasse il sextape?
Perché quel video è il centro del film; tutto ruota intorno a quello. Considero Sesso sfortunato o follie porno essere un film di montaggio, visto che invita il pubblico a fare varie connessioni e giustapposizioni tra, come viene chiamata, l’oscenità del video e l’oscenità più vasta che ci circonda, la quale è molto più reale e tossica. Inoltre, volevo mettere chi va al cinema nella stessa situazione dei genitori del film. La relazione tra cinema e voyeurismo è già comunemente accettata – Laura Mulvey ha scritto un saggio fondamentale al riguardo, “Visual Pleasure and Narrative Cinema”.

Nel segmento del collage, dici che il grande schermo è una superficie che riflette gli orrori del genere umano ma che li rende più sopportabili. In seguito, hai menzionato che contemplare il passato porta soltanto a considerazioni cupe sul futuro. Diresti che il cinema è un mezzo per esorcizzare la parte peggiore degli umani?
La prima citazione è di [Siegfried] Kracauer, la seconda di [Walter] Benjamin. In effetti, tutta la seconda parte del mio film è una successione di citazioni. Vedo il cinema come un mezzo per vedere meglio il mondo e la realtà, un mezzo per esplorare e riflettere sul mondo, usando i dispositivi specifici del cinema: la videocamera e il montaggio.

La scuola e i valori che semina nelle menti dei giovani sono temi centrali nel tuo film. Come possiamo fare per fermare le scuole dal diventare dei nastri trasportatori che sfornano imbecilli nel mondo?
Ho due figli; sono andato a tanti incontri dell’associazione genitori-insegnanti, e trovo molto interessante il fatto che quando i bambini sono l’argomento della conversazione, i veri valori dei genitori vengono immediatamente tirati in ballo: l’ossessione neurotica con il successo della loro prole (per esempio, la fissazione demenziale dei bei voti), il loro razzismo, il loro classismo, filisteismo e ipocrisia, il loro disprezzo per qualsiasi cosa considerino inutile (e l’arte è sul podio qua). Ci siamo abituati a dire che il sistema dell’educazione è fallimentare per colpa delle autorità, e questo è vero, ovviamente, ma ho paura che molti genitori sono più che desiderosi di distruggere ciò che rimane del sistema. Questo è il motivo per cui la possibilità che i genitori possano decidere i dettagli del processo di educazione è abbastanza spaventoso.

Sei il regista di alcuni dei film romeni più cupi. Sei mai tentato di cambiare direzione e sorprendere il tuo pubblico con una commedia modesta e onesta?
Con l’eccezione per i miei lavori non-fiction, considero tutti i miei film commedie essenzialmente oneste. Forse sono prive di umorismo, ma sono commedie, se mi permetti questo paradosso. The Human Comedy di Even Balzac non è stato così divertente – non ridi a crepapelle mentre lo leggi.

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(Tradotto dall'inglese da Alessandro Luchetti)

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