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Svizzera

Nicola Ruffo • Direttore, Swiss Films

“Il mio obiettivo è quello di aggiungere un maggiore senso di leggerezza malgrado le sfide che dovremo affrontare”

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- Abbiamo avuto l'occasione di parlare con il nuovo direttore di Swiss Films, un esperto networker interdisciplinare attivo nei settori del cinema, dei media digitali e dell'innovazione

Nicola Ruffo  • Direttore, Swiss Films
(© Swiss Films)

Il quarantunenne svizzero Nicola Ruffo si è laureato in Studi Cinematografici e Mediatici e in Relazioni Internazionali all’Università di Zurigo e all’Università libera di Berlino. Dopo aver lavorato per l’emittente pubblica svizzera SRF come giornalista ed esperto dell’innovazione, Ruffo ha lavorato più recentemente a San Francisco come responsabile dei programmi pubblici presso la rete globale svizzera Swissnex che collega la Svizzera con il resto del mondo per quanto riguarda il settore scientifico, formativo e innovativo. Egli assumerà il ruolo di direttore della Swiss Films, l’agenzia di promozione per il cinema svizzero, il 1° luglio.

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Cineuropa: Cosa l’ha portata ad accettare la sfida di dirigere Swiss Films?
Nicola Ruffo: Negli ultimi anni ho lavorato con il governo svizzero in California per rafforzare lo scambio di conoscenze, di idee e di esperienza tra creativi, ricercatori, legislatori, start-up e società di tutto il mondo, in particolar modo tra la Svizzera e la Silicon Valley. La cosa che preferivo di questi progetti era costruire legami tra professionisti provenienti da diverse industrie. Lavorare per il mio paese natale negli Stati Uniti ha affinato il mio punto di vista sul potenziale di un paese così piccolo, che ha fatto nascere molti nuovi talenti nelle industrie creative. Le dimensioni della Svizzera rendono la collaborazione internazionale la chiave per il suo successo – in particolar modo nell’industria cinematografica, dato che la Svizzera ha un mercato multilingue con quattro lingue diverse.

Sono sempre stato attratto dalla narrazione audiovisiva, che è alla base della mia carriera professionale. Ho lavorato come critico cinematografico e come programmista per alcuni festival cinematografici in Germania e in Svizzera mentre portavo avanti il mio corso in Studi Cinematografici e Mediatici. Dopo essermi laureato, ho lavorato presso l’emittente pubblica SRF per 15 anni, dove mi sono impegnato sempre di più nello sviluppo di format e ho condotto progetti di innovazione digitale che hanno contribuito alla trasformazione digitale della società.

Viviamo in un’epoca in cui i prodotti audiovisivi vengono realizzati sempre di più, ma credo che siano necessari nuovi approcci nel mondo cinematografico quando si tratta di stabilire legami tra i film e il pubblico, ed è importante stabilire collegamenti tra le diverse scene dato che il cinema sta subendo una rivoluzione digitale. In qualità di direttore della Swiss Films, voglio creare un ambiente che permetta all’industria cinematografica svizzera di adattarsi a questi fondamentali cambiamenti.

Come la sua esperienza negli Stati Uniti influenzerà il suo ruolo di direttore della Swiss Films?
Sono andato nella Silicon Valley per avere un’idea del posto in cui vengono sviluppati così tanti strumenti tecnologici che utilizziamo ogni giorno, sia quando stiamo utilizzando il cellulare, il laptop o quando stiamo guardando Netflix. Come collettività, siamo a conoscenza sia degli impatti positivi che negativi di questi sviluppi sociali non soltanto sull’industria cinematografica, ma anche sulla nostra vita quotidiana. Credo che sia importante approcciarsi a questo nuovo ruolo con una consapevolezza del quadro generale, non tenendo conto dei pareri degli altri su questi cambiamenti. Da un punto di vista professionale, mi è piaciuto collaborare in diversi settori con persone che condividono un interesse comune nel plasmare il futuro. Il mio obiettivo è quello di aggiungere un maggiore senso di leggerezza malgrado le sfide che dovremo affrontare. Il nostro lavoro a Swiss Films mi ricorda un set cinematografico, in cui il successo dipende dal lavoro di squadra. E ultimo ma non meno importante, essendo cresciuto in Svizzera, dove il perfezionismo è molto apprezzato sul posto di lavoro, in California ho avuto modo di imparare che gli errori possono essere molto preziosi, se siamo in grado di trarne un insegnamento.

Verso quale tipo di direzione vuole condurre la Swiss Films?
Sebbene l’industria cinematografica mondiale sia attualmente in difficoltà a causa delle uscite cinematografiche rinviate e dei festival posticipati, vi è comunque la possibilità di ridefinire i modelli imprenditoriali e le norme del settore. Continuiamo ad avere una certa influenza sui risultati, in quanto il pubblico è affamato di contenuti.

Con la pandemia, molte tendenze sono aumentate nella nostra società, e l’industria cinematografica si trova a un bivio di un fondamentale cambiamento. In tempi così incerti, la Swiss Films assisterà i nostri partner stabilendo un legame tra loro e i mercati globali e trovando nuovi modi per favorire la distribuzione digitale. È anche necessario tenere a mente che il valore culturale di un film è molto più importante del suo valore di mercato. Quindi, dovremmo assicurarci che il contenuto ottenga la visibilità che merita, sia che venga trasmesso sul palco di un festival, al cinema, su una piattaforma digitale, in televisione, o attraverso un visore VR.

Cosa pensa del nuovo cinema svizzero, e come ha intenzione di promuoverlo a livello internazionale?
Secondo me, la forza del cinema svizzero sta nella sua diversità culturale. Date le ridotte dimensioni del mercato cinematografico, la collaborazione internazionale è molto importante. Considerando le dimensioni dello scenario di distribuzione nazionale della Svizzera, abbiamo già ottenuto un certo successo ai festival cinematografici internazionali. Credo che vi sia un’opportunità per i servizi di streaming che cercano in Europa contenuti non in lingua inglese, come anche per i cinema in Svizzera che forniscono contenuti per il pubblico nazionale. Inoltre, abbiamo una generazione completamente nuova di aspiranti registi che stanno collaborando a livello internazionale. Abbiamo bisogno di rafforzare reti internazionali per massimizzare l’impatto del cinema svizzero sulla visibilità e la distribuzione dell’industria cinematografica mondiale. Inoltre, è importante trovare modi per raggiungere un nuovo pubblico.

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(Tradotto dall'inglese da Ilaria Croce)

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