02/02/2006

Pavel Liska è uno degli astri nascenti del cinema ceco. La sua interpretazione in Something Like Happiness [+leggi anche:
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scheda film] (Stesti) di Bohdan Slama, vincitore del festival di San Sebastian nel 2005, gli ha offerto un posto di primo piano sulla scena internazionale.

Cineuropa: Considerato il successo che il film ha avuto nei festival internazionali ed anche il risultato ottenuto nei cinema cechi, ti sentiresti di dire che il tuo ruolo nel film di Bohdan Slama, Something Like Happiness (Stesti), è stato un vero e proprio punto di svolta nella tua carriera ?
Pavel Liska: Non credo, nel senso che non lo considero un momento essenziale della mia carriera, non perché non lo sia, ma semplicemente perché non l’ho mai pensato in questi termini. La sola cosa di cui sono veramente felice, motivo per cui credo che questo film sia stato una specie di dono di Dio, è che ho avuto l’opportunità di conoscere Bohdan Slama. Non solo siamo diventati amici, ma lui mi ha anche introdotto ad un nuovo modo di lavorare, che mi è molto congeniale. Non soltanto il suo stile cinematografico, ma anche il ragionamento che guida chi decide di raccontare una storia attraverso delle immagini …

Che tipo di ruoli e temi preferisci e perché?
Ancora una volta, è qualcosa cui non voglio pensare in modo preciso. Devo ammettere che finora sono stato molto fortunato con i ruoli che mi hanno offerto. Non ho mai dovuto concentrarmi nel trovare un aspetto interessante nelle mie parti perché, per la maggior parte, erano stimolanti nella loro interezza. Questa ‘fortuna’ mi fa vivere un rapporto molto sereno con il mio lavoro; oggi, mi scopro semplicemente felice di aspettare il prossimo personaggio e le sorprese che saprà riservarmi. …

Si dice che ultimamente sei stato impegnato non tanto in un film quanto in un corso intensivo di inglese. Questo perché pensavi che Something Like Happiness (Stesti) potesse essere nella cinquina degli Oscar 2006 o perché ti stai semplicemente preparando ad una carriera internazionale? Credi di essere veramente pronto per questo genere di ‘felicità’?
Lo sono e l’accetterei. Ma non è questa la ragione che mi ha spinto ad iniziare a studiare la lingua inglese. Vedi, sono uno degli ultimi studenti che hanno finito gli studi quando ancora il russo era l’unica lingua straniera insegnata. Più tardi, quando ero alla JAMU (la ‘Janacek Academy of Music and Performing Arts’ a Brno), seguivo dei corsi di inglese, ma ero troppo preso da altre cose e forse anche un pò troppo pigro per studiare seriamente. Soltanto dopo il diploma ho capito quanto fosse importante poter comunicare nel mondo del cinema di oggi – comprendere gli altri, ed essere capiti. Purtroppo resto lo scansafatiche di sempre, ma stavolta ho trovato un buon motivo per forzarmi a studiare: il mio viaggio a Berlino per Shooting Stars!