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Gerardo Herrero e Mariela Besuievsky • Produttori

"Come un grande studio"

di 

- Tornasol Films, società fondata nel 1987, ha prodotto opere di registi affermati in tutto il mondo. La casa di produzione attende ora la risposta del box-office

Com'è nato questo progetto?
Mariela Besuievsky: Abbiamo letto il romanzo e ci è piaciuto molto. Ne abbiamo intravisto il grande potenziale cinematografico. Temevamo tuttavia che il film potesse diventare troppo discorsivo, perché contiene molti dialoghi e il concetto alla base è forte: è un film che fa riflettere, ma dove c'è anche molta azione. Così abbiamo pensato ad Álex de la Iglesia; eravamo convinti che il potenziale della storia si sarebbe moltiplicato con la forza visiva che Álex trasmette nei suoi film.

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All'inizio, non aveva pensato per questo progetto a Jeremy Irons e Diego Luna o Gael García Bernal?
MB: Sì, ma in seguito il nostro produttore inglese ci ha proposto John Hurt, che ha letto il progetto e l'ha trovato affascinante. Álex ha poi incontrato John; gli ha detto: "Non sono il regista adatto per questo film" e si sono immediatamente intesi. Quanto al personaggio del giovane studente, non riuscivamo a trovarlo. Abbiamo pensato a un attore ispanico ma, dopo aver considerato tutte le possibilità, ci siamo volti verso attori stranieri conosciuti. In più, con tutti i dialoghi che contiene il film, sarebbe stato un problema prendere un attore che non parlasse bene inglese. Allora ci siamo messi a cercare un interprete nordamericano. E alla fine abbiamo scelto Elijah Wood.

Il cast prestigioso vi ha aiutato a trovare partner europei?
MB: A dire il vero, abbiamo trovato i partner prima ancora di riunire il cast. Sono stati attratti dalla sceneggiatura, così come dalla presenza di Alex dietro la macchina da presa. Il nostro produttore francese è il distributore di Crimen Perfecto - Finche' morte non li separi in Francia, dove il film è andato molto bene. Ci ha raggiunto molto presto in questo progetto. Il produttore inglese, Kevin Loader, è giovane ma ha molta esperienza; sa come gestire questo genere di lavori. La cosa più laboriosa è stata trovare un buon rivenditore internazionale, ma alla fine si è unito a noi Capitol Films. Il film si è venduto bene, in tutto il mondo; uscirà nei prossimi mesi in Gran Bretagna, Italia e Francia.

Tornasol Films ha sempre puntato sugli autori e gli adattamenti letterari. Questo grande progetto prefigura un cambiamento di strategia per le prossime produzioni?
Gerardo Herrero: Vogliamo lavorare più come un grande studio, cioè girare minimo quattro film all'anno fino al 2011. Cosa che solitamente non si fa nel cinema europeo: in genere, si aspetta di aver riunito almeno l'80% dei finanziamenti per cominciare le riprese. Al contrario, gli americani prima producono e poi vendono, o si occupano delle vendite durante la produzione. E' il modello che vorremmo seguire, specialmente per poter coprodurre progetti più importanti e partecipare a film dal grosso budget, perché è questo che chiedono gli spettatori nelle sale e in televisione. L'idea è questa: non perdere la capacità di produrre film d'autore, come abbiamo fatto finora. Vogliamo continuare a produrre le opere di Aristaráin, Campanella, Piñeyro, Tabío, ecc., opere che hanno un buon potenziale al box-office e si vendono molto bene sul piano internazionale

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