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Michael Ritto • Nordisk Film

Seguire il modello della musica, fare squadra con i talenti

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Dopo la recente acquisizione del 50% di Zentropa da parte di Nordisk Film, il direttore di quest'ultima, Michael Ritto, ha parlato a Cineuropa della sua intenzione di creare "una società cinematografica nord-europea che attiri i migliori talenti creativi".

Cineuropa: Negli ultimi due anni, avete avuto una strategia aggressiva e acquisito quote delle più importanti case di produzione nordiche, la più recente è Zentropa. Quali sono i vostri obiettivi e il vostro piano?
Michael Ritto: Quando sono arrivato alla Nordisk Film due anni fa, ho trovato una società che aveva bisogno, secondo me, di definire chiaramente la sua posizione sul mercato. Abbiamo agito in diversi ambiti: la produzione cinematografica e televisiva, la distribuzione, la post-produzione, e questo in Danimarca come in Svezia, Norvegia e Finlandia. La situazione complessiva era che eravamo molto frammentati e che il dinamismo di ciascun segmento su ciascun mercato era piuttosto diseguale.

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C'è da dire anche che per molto tempo Nordisk Film Distribution si era occupata soprattutto di prodotti di major come Fox e Sony Pictures. Poi, prima del mio arrivo, è venuto meno l'accordo con Sony. All'improvviso ci mancavano i contenuti per il nostro ramo distribuzione. Nella distribuzione ci vuole un flusso ininterrotto di contenuti, altrimenti non si riescono a sostenere le vendite, i media e i dipendenti. Ci vuole una macchina ben oliata che funzioni sempre. E allora ho pensato che ci saremmo potuti distinguere e avere un profilo chiaro sul mercato semplicemente essendo nordici, come indica il nostro nome.

La nostra situazione era già buona in Danimarca e Norvegia grazie alla nostra società Nordisk Film. Sugli altri mercati avevamo due possibilità: sia mettere in piedi le produzioni, sia entrare in partnership con i creativi. Personalmente, vengo dal mondo della musica. Avevo la mia casa discografica, l'ho venduta alla EMI, poi ho rappresentato per molti anni la EMI nei paesi nordici. A partire dal modello musicale, la mia idea era di creare delle partnership con i creativi e i talent scout, i produttori.

Alla Nordisk ci siamo resi conto che c'erano tante società che si sarebbero trovate meglio in seno a un'entità più grande, specialmente per avere accesso ai media meno costosi e entrare nel mercato. La nostra strategia era di associarsi a case di produzione locali. In Norvegia abbiamo innanzitutto acquistato il 50% di Maipo. Tra Nordisk, 4 ½ Production (con la quale abbiamo un accordo di produzione) e Maipo, produciamo al momento circa otto film all'anno, numero sufficiente per essere sempre presenti sul mercato.

In Finlandia, eravamo già azionisti di minoranza di MRP Matila Röhr Production. Abbiamo rafforzato questo rapporto comprando il 10% di quota in più, raggiungendo in totale il 30% della società. In seguito, abbiamo acquisito il 50% di Solar Films. In Svezia abbiamo comprato il 50% di S/S Fladen.

Acquistando la quota di Zentropa, ha detto che il vostro piano era creare uno studio nord-europeo.
Sì. Zentropa è al momento la più importante di tutte le società di produzione nordiche. Sarà un elemento chiave per sviluppare strategie di coproduzione tra tutti i nostri partner, che hanno già cominciato a collaborare. Ad esempio, S/S Fladen ha un nuovo progetto che sarà coprodotto dal ramo berlinese di Zentropa, e sto riunendo Markus Selin (Solar Films) e Peter Aalbek Jensen (Zentropa) intorno al progetto Mannerheim di Renny Harlin. Abbiamo i soldi sufficienti per fare film nordici importanti, che possano superare le frontiere europee, ma vogliamo anche trovare storie buone che siano in grado di farlo.

Questi film saranno girati in inglese?
Dipende dalle storie. Stiamo adattando, ad esempio, la trilogia Millennium, il best-seller di Stieg Larsson, in svedese. Il primo film della serie, The Girl With the Red Tattoo, sarà diretto dal danese Niels Arden Oplev. E' una coproduzione tra noi e Yellow Bird.

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