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Damon Bryant • Produttore

"Abbiamo chiuso il budget due mesi dopo le riprese!"

di 

- Sei anni di gestazione e di finanziamenti incerti, e un attore protagonista che nel frattempo è diventato una star: le molteplici disavventure di un progetto e del suo eclettico produttore

Da apprendista con Samuelsons (aveva 16 anni), e poi assistente operatore, a produttore dell'ultimo film di Daniel Craig, il percorso di Bryant è stato incredibile. Nel corso della sua carriera, ha prodotto un film di David Cronenberg (eXistenZ), un film sulla musa di James Joyce con Ewan McGregor (Nora), Max, sul rapporto tra Hitler e un mercante d'arte, e Owning Mahowny con John Hurt, Minnie Driver e Philip Seymour Hoffman. Bryant, sempre indaffaratissimo, ha trovato anche il tempo per fondare una società (battezzata Natural Nylon) con Jude Law, Ewan McGregor, Sean Pertwee e Jonny Lee Miller. Ha inoltre lavorato con ICM e Arclight Films.

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Cineuropa: Che cosa le è piaciuto di Flashbacks of a Fool?
Damon Bryant: Ho letto il progetto sei anni fa e me ne sono subito innamorato. Baillie l'aveva scritto per Daniel, tutti ci siamo mossi per trovare il denaro. C'è voluto tempo e di sicuro il fatto che ci fosse "James Bond" è stato d'aiuto. Il lavoro di Baillie come regista di video è conosciuto in tutto il mondo, la sua storia ha ispirato la sceneggiatura, e penso che questo emerga nel film. La sua scrittura è ispirazione.

A quanto ammonta il budget e come avete raccolto i finanziamenti?
Il film è costato 11,5 milioni di dollari. Tutto è cominciato grazie al coraggio di Robert Mitchell (direttore di Disney Regno Unito), che si è unito a noi piuttosto presto con un mucchio di denaro e di fondi provenienti da diverse parti del mondo. La mia partner di produzione, Lene Bausager, ed io abbiamo passato molte notti in bianco; abbiamo persino perso la metà del budget a Cannes cinque giorni prima che iniziassimo a girare a Cap. Quel giorno, Lene ed io abbiamo incontrato ogni genere di persone e alla fine avevamo recuperato quasi tutto, ma poi lo abbiamo riperso due settimane dopo l'inizio delle riprese. Il film sembrava magnifico e allora abbiamo tenuto duro. Robert (di Disney) ha mantenuto la fiducia e si è assunto un grande rischio. Abbiamo poi trovato una società tedesca e una banca fantastiche. Abbiamo terminato il film e chiuso il budget due mesi dopo la fine delle riprese! Incredibile.

Com'è stato lavorare con Daniel Craig e Baillie Walsh?
Lavorare con Daniel e Baillie si è rivelato divertente e spaventoso allo stesso tempo. Siamo tutti amici, ma poi all'improvviso le cose si fanno serie. Li conosco entrambi da circa 12 anni, so quasi tutto quello c'è da sapere su di loro. Li ammiro entrambi, perché entrambi fanno cose di cui io non sarei capace. Lavorare con Lene è stato formidabile: è una ragazza geniale.

Con quali sfide si è dovuto confrontare durante la produzione?
Oltre al finanziamento, assumersi il rischio di filmare Los Angeles e una città inglese in riva al mare in Sudafrica, non era cosa da poco. Volevamo che il film esaltasse la realtà, come quando si ha un buon ricordo: le cose non sono mai così belle come la prima volta che le vediamo. Volevamo ricreare questa magia. Ha funzionato: il film è magnifico. Con John Mathieson alla cinepresa, era difficile far di meglio.

Da Cronenberg a James Joyce a Hitler a Flashbacks..., è un bel percorso quello che lei ha fatto come produttore.
Ho fatto una serie di film molto eclettici. Ho cominciato con un gruppo di giovani attori; ci siamo ribattezzati Natural Nylon: è mia moglie che ha trovato il nome. Eravamo giovani e ingenui, pieni di grandi ideali. Ne abbiamo realizzato qualcuno, ma era troppo difficile competere con i film di Hollywood che vogliono le star britanniche. Abbiamo fatto qualche buon film e lavorare con Cronenberg è stato un dono. Non poteva durare, e non è durata. In seguito, sono stato finanziere, agente di vendite, direttore del marketing, agente e produttore indipendente. Ho cominciato come stagista con Samuelsons a 16 anni e poi ho navigato. Ora vado avanti. Quello che amo dell'industria del cinema è che non ci si annoia mai.

Qual è il suo prossimo progetto?
Qualcosa sull'India insieme a Steve Barron (Rat, Mike Bassett: England Manager). Spero di cominciare le riprese entro luglio. Il film s'intitola Prakash e sarà interpretato da Irrfan Khan (The Warrior, A Mighty Heart [+leggi anche:
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scheda film
]
). Adoro The Warrior e lui diventa sempre di più bravo. Mi sono anche innamorato dell'India. E' un paese favoloso. Steve è un regista fantastico, lo adoro. La sua opera è impressionante e il progetto che abbiamo è davvero speciale. Sarà la prima coproduzione indo-britannica. Eccitante!

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