email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

Pedro Almodóvar • Regista

"La mia dichiarazione d'amore per il cinema"

di 

- Giornalisti da tutto il mondo hanno partecipato alla presentazione di Gli abbracci spezzati a Madrid, primo atto del futuro lancio internazionale del film

Giornalisti da tutto il mondo erano presenti a Madrid alla proiezione, degna di un grande festival, di un film che si prepara ad avere nei prossimi mesi un'eccezionale carriera a livello internazionale: Gli abbracci spezzati [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Pedro Almodóvar
scheda film
]
di Pedro Almodóvar. In questa occasione, il regista ha mostrato, come sempre, le sue doti di oratore brillante, audace e intelligente.

Che cosa si aspetta da questo nuovo film?
Pedro Almodóvar: Mi aspetto che siano in molti ad andarlo a vedere, che non deluda, che il pubblico lo comprenda e si diverta. Spero che comunichi tutte le emozioni che abbiamo provato nel farlo e che sono nei personaggi e nella sceneggiatura. Quando si fa un film, si spera che ci sia reciprocità. E' questo che vorrei dal pubblico, ma è il mistero sarà svelato soltanto all'uscita del film.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ci sono in questo film diversi riferimenti alle sue opere precedenti. E' un espediente emotivo, oppure per andare avanti bisogna guardarsi indietro, nella vita come nella carriera?
I miei film sono il mio patrimonio, in ogni senso: economico, emotivo e artistico. Fanno parte della mia biografia e sono con me quando scrivo. Nella trama, faccio riferimento a Donne sull'orlo di una crisi di nervi per ragioni pratiche: i personaggi di Los abrazos rotos fanno un film e ho deciso che il genere più appropriato fosse la commedia, per sottolineare meglio i problemi e la tragedia che vivono gli attori. Così come in Parla con lei [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
avevo inserito un cortometraggio completamente originale, El amante menguante, qui ho preferito adattare me stesso in tutta libertà. Non è un omaggio a me stesso: si tratta di utilizzare del materiale che posso manipolare senza chiedere autorizzazione a nessuno. Gli abbracci spezzati è un film romantico, con storie d'amore molto intense tra i quattro personaggi principali, che si intrecciano fra loro, e con una storia d'amore di fondo: la mia storia d'amore con il cinema. Cito anche film che non sono miei, come Viaggio in Italia di Rossellini. Questo film è la mia dichiarazione d'amore per il cinema. Non è strano quindi che ci siano tante citazioni.

Il protagonista di Gli abbracci spezzati è un regista che vuole rimontare un film fatto in passato di cui non era contento. Qual è il suo rapporto con i suoi vecchi film? Ha mai pensato di rimontarli?
Ci sono pezzi dei miei film che potrebbero essere migliorati, ma credo che sia fondamentale considerare i propri film come compiuti. Non rimonterei i miei vecchi film, sarebbe un po' nevrotico. Bisogna accettare che quello che è fatto è fatto e che il risultato è quello che è, anche se talvolta le circostanze non erano ideali. Il risultato è là e bisogna accettarlo. Inoltre, bisogna rispettare un film per come è stato concepito dal suo autore, nella sua totalità. In Europa questo è piuttosto chiaro, ma negli Stati Uniti è un problema: lì chi decide è il produttore; in Europa, l'autore morale è il regista o lo sceneggiatore, o un po' tutti e due. E' l'autore a decidere come sarà il film: le interferenze tra il materiale girato e il montaggio sono tragiche. Diversi anni fa, il produttore di uno dei miei film mi presentò 18 modifiche da fare al montaggio. Ho rifiutato dicendo che poteva bruciare le pellicole. L'ho minacciato perché la legge era dalla mia parte e non sono andato per il sottile: ho fatto in modo che per mesi non se ne parlasse più e quando il distributore è venuto a reclamare il film, non restava che lanciarlo così com'era. Ed è stato un successo.

La Spagna attendeva con impazienza Gli abbracci spezzati, per risollevare le mediocri sorti attuali del cinema locale.
Ho fatto questo film con onestà. Ho dedicato ad esso 14 mesi della mia vita e ora la palla passa alle sale. La gente spera che il film faccia risalire la quota di mercato del cinema spagnolo, e lo spero anch'io, ma tutto questo resta un mistero: la reazione del pubblico è imprevedibile. Sono nella più profonda incertezza.

Come si sente a pochi giorni dall'uscita del film?
Come sempre: pianifico la mia settimana. La promozione e i viaggi mi sfiancano, e prego di non soffrire di emicranie. Mi preparo come un atleta: prendo vitamine e cerco di dormire. Sono contento e incerto come per gli altri miei film. Il fatto che sia il 17mo non mi rende più sicuro.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Leggi anche

Privacy Policy