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USCITE Polonia

Andrzej Wajda tra Storia e intimismo

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Andrzej Wajda tra Storia e intimismo

Esce oggi nelle sale polacche Sweet Rush [+leggi anche:
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di Andrzej Wajda, un film che mostra come il celebre regista sappia trattare il dramma dei sentimenti umani senza concentrarsi unicamente sui contesti storici, come è stato per il suo ultimo lavoro, Katyn [+leggi anche:
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, e per le sue opere maggiori, L’uomo di marmo e L’uomo di ferro.

La trama di Sweet Rush (adattamento di due racconti, Tatarak di Jarosław Iwazkiewicz e Sudden call di Sandor Marai) è centrata su Marta, donna matura (Krystyna Janda), moglie di un medico di campagna, il quale scopre che lei è malata terminale e decide di non dirle nulla. Un giorno, Marta incontra Boguś (Paweł Szajda), un giovane uomo da cui è attratta, ma i loro innocenti incontri in riva al fiume finiranno in tragedia.

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Prima delle riprese, Andrzej Wajda presentava Sweet Rush come un'opera pensata in gran parte per Krystyna Janda, attrice che ha recitato in numerosi film e pièce teatrali del regista fin dagli Anni 70. A un certo punto, lo svolgimento narrativo del lungometraggio fa una pausa per lasciare spazio a un monologo dell'attrice (considerata una leggenda del cinema polacco), un intervento molto personale scritto da Krystyna Janda stessa. Filmata nella penombra di una camera d'albergo, come in un quadro di Edward Hopper, la donna racconta un lutto recente, sopraggiunto nel gennaio 2008: la perdita del marito, il noto direttore della fotografia Edward Kłosinski.

Ai giornalisti che gli avevano chiesto in conferenza stampa se Sweet Rush fosse un film-testamento, Andrzej Wajda aveva risposto che non soltanto stava già pensando al suo prossimo film, ma anche a quello successivo. Il primo dovrebbe essere un ritratto di Lech Wałęsa, fondatore di Solidarnosc, presidente della Polonia dal 1990 al 1995 e premio Nobel per la Pace nel 1983, su sceneggiatura di Agnieszka Holland. Quanto al secondo, si tratterebbe di un film su Frédéric Chopin.

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(Tradotto dal francese)

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