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INDUSTRIA Grecia

Premi di Stato, i registi minacciano il boicottaggio

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Nello sforzo inatteso di smuovere le acque stagnanti del cambiamento nella legislazione cinematografica greca, un gruppo di 33 registi e nove produttori, che rappresentano quasi tutta la produzione greca di quest'anno, ha pubblicato una dichiarazione che minaccia il boicottaggio dei Premi Cinematografici di Stato se il Ministero della Cultura non presenterà l'atteso nuovo documento al Parlamento.

Citando ripetute “voci di protesta che denunciano questi premi come immeritati, mancanti e non validi”, il gruppo di filmmakers si “asterrà dal processo di valutazione, e non presenterà i suoi film al comitato del Ministero della Cultura”.

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Il gruppo, composto fra i vari anche da Theodoros Angelopoulos e Yiorgos Lanthimos, a Cannes con Dogtooth [+leggi anche:
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, si è appellato al Ministero perché “proponga immediatamente al Parlamento greco la nuova bozza di legge, che istituirà i vari stadi della produzione e le modalità di assegnazione dei Premi di Stato”.

La mozione del gruppo è il tentativo di spingere il Ministero a presentare il documento, atteso sin dalla prima bozza di fine 2007.

Un comitato guidato dal noto regista Costa Gavras aveva già cercato per anni di risolvere i problemi della comunità cinematografica locale, come la gestione dei fondi di stato, gli incentivi fiscali, le specifiche per la selezione ai Premi di Stato e il tema importante dell'1.5% dei profitti dei canali televisivi privati, da investire, come richiesto dalla legge, in produzione, ma che nessun organo ufficiale intende raccogliere.

Il documento era previsto per fine 2008 o inizio 2009, ma i disordini in Grecia dello scorso dicembre hanno provocato modifiche nell'assetto organizzativo a gennaio 2009, e a cambiamenti anche nel Ministero della Cultura. I nuovi dirigenti hanno dichiarato di essere in corso di rielaborazione del documento stesso.

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(Tradotto dall'inglese)

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