Matyassy, la vendetta di Lost Times
Il debutto di Aron Matyassy, Lost Times, Gran Premio alla Hungarian Film Week di quest'anno, è il ritratto della ricerca di giustizia di un giovane dopo lo stupro della sorella autistica. La pellicola è inserita nel concorso East of the West del Karlovy Vary International Film Festival.
“La gente ha visto i miei primi film [studenteschi] e ha detto: 'Sì, sono belli', ma sapevo che mancava qualcosa. Per questo film volevo trovare sentimenti intensi, rabbia pura, e ho scelto una storia di vendetta”, ha dichiarato Matyassy.
Più che alla tradizione cinematografica europea, Matyassy si ispira al film di genere asiatico e americano: “Il mio maestro, Ferenc Grunwalsky, mi disse 'Lo rovinerai se cercherai di fare quel tipo di film polverosi nei quali la gente di campagna sta seduta in giardino'”, ha aggiunto.
Il regista ha guardato quindi a La rabbia giovane di Terrence Mallick e Un tranquillo week-end di paura di John Boorman (girato col direttore della fotografia ungherese Vilmos Zsigmond). “Volevo fare un film crudo pieno di emozioni”, ha commentato, “un film che facesse parlare la gente della storia, non del linguaggio cinematografico”.
Al centro della vicenda è la vittima dello stupro, Eszter, interpretata dalla moglie di Matyassy, Terez Vass. Il personaggio è venuto fuori gradualmente durante la stesura dello script, del regista stesso. “Sapevo che la protagonista doveva essere pura, vicina alla natura, e alla fine ho capito che era autistica”, ha sottolineato il filmmaker.
Il risultato finale è un film intenso con elementi del thriller, che porta la firma di autore europeo — come Matyassy, d'altra parte, è. “Subito dopo l'anteprima, un giornale ha scritto che [Lost Times] è un film d'essai guardabile”, ha concluso.
Lost Times è prodotto da Unio Film, e uscirà in autunno in Ungheria.
(Tradotto dall'inglese)
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