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FESTIVAL Polonia

Svezia e Ungheria ospiti d'onore a Era New Horizons

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Due cinematografie europee hanno uno spazio privilegiato in questa nona edizione del Festival Era New Horizons di Wroclaw (23 luglio - 2 agosto): una parte consistente della programmazione è infatti dedicata a film svedesi e ungheresi.

Non capita di frequente che i film di questi due paesi raggiungano le sale polacche. Per colmare questa lacuna, gli organizzatori del festival hanno previsto per il pubblico due grandi presentazioni. La finestra dedicata al nuovo cinema svedese (film realizzati nel 2008 e 2009) propone undici lungometraggi (tra cui Involuntary [+leggi anche:
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, King of Ping-Pong), una serie di tredici cortometraggi, di film su Ingmar Bergman e di film per ragazzi. L'ospite d'onore è Jan Troell, oggetto di una retrospettiva che comprende sia vecchi titoli, tra cui The Emigrants (1971), The New Land (1972) e Hamsun (1996), che produzioni recenti, come Tune (2007) e Everlasting Moments of Maria Larsson (2008) (nominato ai Golden Globes e vincitore del Premio Guldbagge 2008). La retrospettiva Troell è completata da una serie di corti ai quali il regista ha lavorato tra il 1966 e il 2008.

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La presenza svedese a Wroclaw ha anche uno sbocco professionale, poiché il festival offre una piattaforma di incontro tra le industrie del cinema della Svezia e della Polonia, il Forum della coproduzione svedese-polacca. Questo evento permette di presentare le nuove produzioni polacche e quelle svedesi, di stabilire contatti tra professionisti e di vagliare le possibilità di coproduzione, di vendita e di distribuzione nei due paesi.

I film ungheresi degli anni 50 e 60 sono invece oggetto di una sezione intitolata "L'età dell'oro del cinema ungherese". Questa sezione comprende 20 titoli che riflettono l'evoluzione del cinema ungherese nell'ambito della grande metamorfosi che subì a quell'epoca il cinema di tutta l'Europa centrale e dell'est. Una presentazione speciale è dedicata ai famosi studios di Bela Balázs, fondati nel 1958 sotto forma di cineclub per studenti di cinema, sceneggiatori e critici, prima di diventare, nel 1961, un centro di produzione, di cui pubblico polacco potrà scoprire 14 titoli. La retrospettiva è completata dalla pubblicazione speciale di una monografia: Złota era węgierskiego kina. Lata 60. i 70 (lett. "L’età dell'oro del cinema ungherese. Gli anni 60 e 70") di Robert Kardzis e Jan Topolski.

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(Tradotto dal francese)

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