Piotr Dumała si misura con il "cinema d'attori"
Sebbene Piotr Dumala (Zbrodnia i kara (Crime and punishment), Franz Kafka) sottolinei di non voler restare un artista ermetico, bensì di volersi confrontare, attraverso i suoi film, con un pubblico più ampio, il suo ultimo lungometraggio sembra confermare la sua posizione di regista unico, che si rivolge a coloro che cercano nel cinema valori artistici e opere raffinate. Con Las (Forest) (la cui prima si è tenuta al Festival Era New Horizons a Wroclaw), Dumala, maestro indiscutibile in materia di animazione (Luna di Valencia 2003 alla carriera), fa il suo debutto nel "cinema d'attori".
Sorprendente la parte delle scene filmate: in questo film in bianco e nero, è evidente come il regista lasci ampio spazio agli attori, inserendo discretamente nelle scene filmate alcuni elementi animati. In Las, si vedono Stanisław Brudny e Mariusz Bonaszewski nei ruoli rispettivamente di un padre in fin di vita e di suo figlio. L'atmosfera è intima: li si osserva (attraverso la cinepresa di Adam Sikora) in una stanza e mentre il figlio si prende cura del padre; ogni gesto, ogni briciola di conversazione sembra un "addio". Nella seconda parte del film, più metaforica, i due attraversano la foresta. L'opera di Dumala, nella quale il pubblico di Wroclaw ha potuto ritrovare l'impronta dell'arte di Bergman, di Stalker di Tarkovski e di Padre e figlio di Sokurov, è palesemente ispirata alla Bibbia (l’Antico Testamento) e alla storia di Abramo.
Questo film è prodotto da Eureka Media, in coproduzione con Andersa Street Art And Media e con i co-finanziamenti dell'Istituto di cinema polacco, di The Chimney Pot e di Silesia-Film. L'uscita del film in Polonia è prevista per l'8 gennaio 2010 (distr. Stowarzyszenie Nowe Horyzonty).
(Tradotto dal francese)
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