22/09/2009

Oltre 120 film da 43 paesi saranno proiettati al 22° Helsinki International Film Festival — Love & Anarchy, che si è aperto giovedì scorso con The Informant di Steven Soderbergh e si chiuderà il 27 settembre con Bright Star [+leggi anche:
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scheda film] di Jane Campion.

Il programma, coordinato dal Direttore del festival Pekka Lanerva, mette insieme, come per tradizione, molto cibo per la mente, con temi che vanno dall’immigrazione nel cinema ai cambiamenti in Europa, fino all’anti-Hollywood. I film francesi, russi e britannici hanno sezioni collaterali dedicate, e sono molti i titoli locali presentati per la prima volta, come Twisted Roots [+leggi anche:
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scheda film] di Saara Saarela, proposto giovedì al Gala per film finlandesi, prima della sua uscita domestica il 9 ottobre.

Tra i momenti clou del festival c’è il concorso di otto lungometraggi, in lizza per il Premio Finnkino (un contratto di distribuzione in Finlandia). I film sono: About Elly (Iran), Ajami (Israele), All Around Us (Giappone), Amreeka (Kuwait), Borderline (Canada), The Maid (Cile), North [+leggi anche:
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intervista: Rune Denstad Langlo
scheda film] (Norvegia) e A Year Ago in Winter [+leggi anche:
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scheda film] (Germania).

Tra gli ospiti internazionali attesi questa settimana, ci sono il filmmaker spagnolo Gabe Ibánez, che introdurrà il suo thriller Hierro [+leggi anche:
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intervista: Gabe Ibáñez
scheda film] nella sezione Semi-official e gli estoni Jaak Kilmi e Kiur Aarma, che presenteranno Disco and Atomic War [+leggi anche:
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scheda film] nella sezione estone Tere eesti!. Il regista svedese Henrik Helström e la produttrice Erika Wasserman, insieme nel contemplativo Burrowing [+leggi anche:
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scheda film], introdurranno invece il loro film nella sezione Northern Stars.

(Tradotto dall'inglese)