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PREMI Paesi Bassi

Nothing Personal miglior film olandese

di 

Il Netherlands Film Festival di Utrecht si è concluso venerdì sera con la cerimonia di assegnazione dei Golden Calves, i riconoscimenti nazionali olandesi.

Il grande trionfatore della serata è stato Nothing Personal [+leggi anche:
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intervista: Urszula Antoniak
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, co-produzione irlandese-olandese già premiata a Locarno ad agosto. A Utrecht, il debutto della polacca Urszula Antoniak ha portato a casa i Premi al Miglior Film, Regista, Fotografia e Sound Design.

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Nothing Personal vede la partecipazione di Lotte Verbeek e Stephen Rea nel ruolo di due anime perdute nella selvaggia Irlanda. Il film, candidato in sette categorie, uscirà nelle sale olandesi il 17 dicembre per Cinema Delicatessen.

La pellicola col maggior numero di nomination, Winter in Wartime [+leggi anche:
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, dramma sulla II Guerra Mondiale di Martin Koolhoven, ha invece ottenuto le statuine al Miglior Production Design, Miglior Attore non-Protagonista (Raymond Thiry) e Miglior Attore all’esordiente 16enne Martijn Lakemeier.

Il terzo vincitore è stato il dramma intimista Can Go Through Skin [+leggi anche:
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, debutto di Esther Rots, a cui sono andati il Golden Calves alla Migliore Attrice (Rifka Lodeizen), Miglior Montaggio e Premio Speciale della Giuria.

Il riconoscimento alla Miglior Attrice non Protagonista è andato a Pleuni Touw per il dramma storico-romantico Bride Flight [+leggi anche:
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, mentre lo scrittore e regista Alex van Warmerdam ha ricevuto quello alla Miglior Sceneggiatura per The Last Days of Emma Blank [+leggi anche:
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, presentato in anteprima a Venezia (leggi news).

Il film storico-catastrofico The Storm [+leggi anche:
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, nominato solo nelle categorie minori, ha lasciato la cerimonia a mani vuote, mentre il candidato all’Oscar The Silent Army [+leggi anche:
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non aveva raccolto neanche una sola nomination.

Upstream, debutto di Danyael Sugawara, anch’esso senza nomination, si è invece aggiudicato il Premio del Pubblico. Il Premio della Critica è andato al misconosciuto documentario Boris Ryzhy di Aliona van der Horst.

La giuria è stata guidata quest’anno dallo studioso Ido Abram, e composta dai montatori Jan Bosdriesz e Jan Dop, dal produttore Annemiek van Gorp, dall’attrice Nadja Hüpscher, dal direttore della fotografia Claire Pijman e dal regista Robert Jan Westdijk.

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(Tradotto dall'inglese)

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