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FILM Germania / Russia / Paesi Bassi / Finlandia

Rainbowmaker, il ritorno di Dzhordzhadze

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I film della georgiana Nana Dzhordzhadze sono sempre stati una guida per stranieri alla sua amata patria. Per il suo esordio, Robinsonada or My English Grandfather, i personaggi sono outsider che finiscono nella campagna georgiana, e si trovano ad affrontare una serie di strani incidenti di fronte alla cultura locale.

I suoi titoli di successo internazionale A Chef in Love (1996) e 27 Baci perduti (2000) seguono lo stesso schema. Da allora, Dzhordzhadze è stata in silenzio, ma torna ora con una nuova magica storia sull’amore, la follia romantica e lo spirito georgiano.

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è una favola melodrammatica nella quale regna l’assurdo. Ancora, l’azione si svolge in un piccolo villaggio, dove la bella Elena (Anna Antonowicz) lavora come cameriera nel ristorante della stazione. Il marito Datho (Merab Ninidze) è in prigione per errore ed il suocero si prende cura dei nipotini, e a tarda sera conversa con la Morte.

Elena si trova coinvolta in una romantica love-story con un artista circense molto macho, che dovrebbe portarla via dalla noiosa vita di provincia. Ma Datho torna, solo per realizzare che nessuno lo ama — neanche i figli lo rispettano più. Fino al giorno in cui viene colpito da un fulmine e acquisisce il fantastico potere di cambiare il meteo: inizia a nevicare a metà dell’estate, e Datho decide di riconquistare l’amore della famiglia, verso l’atteso lieto fine.

The Rainbowmaker è mistico e pittoresco come le precedenti pellicole di Dzhordzhadze, ma la “tipica” atmosfera georgiana viene spostata sul kitsch esotico. Lo stile distintivo di Dzhordzhadze diventa un segno automatico che cerca di essere largamento accettato e insieme unico, e anche i personaggi sono cliché di stereotipati georgiani.

The Rainbowmaker è strutturato come una commedia romantica ottima per i botteghini, ostacolato però dalle pretese di Dzhordzhadze di creare un film originale d’autore. Lo spettatore lascia così la sala con la poco piacevole sensazione di aver comprato souvenir made in China dalla Georgia.

Il film, in russo e georgiano, è prodotto da 27 Films Production (Germania), con Fora-film M (Russia), Lemming Film (Paesi Bassi) e Blind Spot Pictures (Finlandia), e viene venduto nel mondo da Bavaria Film International.

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