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FILM Regno Unito

Torino FF apre con il biopic Nowhere Boy, il Lennon che non ti aspetti

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Per la seconda volta consecutiva, il Torino Film Festival (13/21 novembre) sceglie di aprire all’insegna del biopic: e così, a un anno dall’impietoso W. di Oliver Stone, a inaugurare la XXVII edizione (sezione Festa Mobile/Figure nel paesaggio) è Nowhere Boy [+leggi anche:
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, il primo lungometraggio di Sam Taylor-Wood. Identica è la volontà di raccontare i capitoli meno noti di due biografie “eccellenti” (ieri Bush jr., oggi John Lennon) ma i punti di contatto si fermano qui: perché quello del futuro leader dei Beatles è un “ritratto dell’artista da giovane” tutto ripiegato sul privato.

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Prima di inventare (e poi sfasciare) il quartetto più famoso degli anni ’60, Lennon – che ha gli occhi blu di Aaron Johnson, a metà tra lo Zac Efron di Hairspray e il Tom Welling di Smallville – fu un giovane scapestrato, allergico agli occhiali tondi che più tardi avrebbero fatto parte della sua iconografia, cresciuto dall’austera zia Mimi (Kristin Scott Thomas, che replica la severità di Easy Virtue [+leggi anche:
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) prima di ritrovare, a quindici anni, Julia (Anne-Marie Duff), la madre che l’aveva abbandonato bambino, donna di molte fragilità dietro al vitalismo di facciata, da cui quel figlio amatissimo eredita la passione per Elvis (“lo sai cos’è il rock’n’roll? È sesso”).

Eccolo, il Lennon che non ti aspetti, col ciuffo impomatato per imitare “l’idolo di Acapulco”. I tempi dei Fab Four, però, non sono poi così lontani, soprattutto dopo l’incontro con quel chitarrista, un tale Paul..., ancora più giovane e dotato di lui. Ma il film – tratto dal libro “Imagine This” della sorellastra di Lennon, Julia Baird – si ferma prima della nascita dei Beatles, alla vigilia di un viaggio ad Amburgo che avrebbe segnato il destino del gruppo: ciò che conta non è la loro storia, ma il racconto universale di un’adolescenza come tante: scritto perciò (da Matt Greenhalgh, già sceneggiatore della vita di Ian Curtis dei Joy Division in Control [+leggi anche:
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) dribblando il contesto sociale e politico della Liverpool degli anni ’50), e girato con una sobrietà talvolta inamidata che mette la sordina all’estro visivo della regista, ben nota come una delle figure più quotate dell’arte contemporanea non solo inglese.

Prodotto da Ecosse Films in associazione con Film4, UK Film Council’s Premiere Fund, NorthWest Vision and Media, Lip Sync Productions e Aver Media, Nowhere Boy uscirà in Inghilterra il 25 dicembre. In Italia sarà distribuito da 01.

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