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USCITE Francia

Rapt: l'altra faccia del potere e dei soldi

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Quando il potente uomo d'affari Stanislav Graff scende in volata la grande scalinata del suo ufficio all'inizio di Rapt [+leggi anche:
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intervista: Lucas Belvaux
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di Lucas Belvaux (coproduzione franco-belga lanciata oggi da Diaphana in 179 copie), non immagina che ad attenderlo sarà una lunga discesa agli inferi. Trasposizione ai giorni nostri del caso del rapimento del barone Empain avvenuto nel 1978, il nuovo film del regista di La raison du plus faible [+leggi anche:
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(in concorso a Cannes nel 2006) offre un mix riuscito tra thriller puro (prigionia, richiesta di riscatto, inchiesta della polizia…) e specchio della società su un potere economico e mediatico che mette a nudo un uomo e lo distrugge.

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Graff (un eccezionale Yvan Attal) patisce la professionalità dei suoi rapitori (isolato, incatenato, minacciato) che arrivano a tagliargli un dito, mentre la sua famiglia, la polizia e il consiglio d'amministrazione del gruppo industriale di cui è principale azionista valutano i pro e i contro: pagare o no il riscatto di 50 M€ e, in caso affermativo, come e in che misura? Un dibattito agitato poiché se per la famiglia la libertà non ha prezzo, lo ha invece per il gruppo che accetta di sborsare 20 M€, mentre la polizia consiglia di non fare nulla e tiene d'occhio tutti.

Segue una tempesta mediatica che svela la vita segreta e "dissoluta" di Graff (amanti, debiti di gioco…), che rovina la sua immagine e la sua vita familiare, accelerando l'abbandono da parte dei suoi iniziali sostenitori ("come credete di giustificare una politica di rigore dinanzi a tali maneggi?", sentenzia un ministro mentre il gruppo assicura: "la continuità industriale è garantita qualunque sia l'esito"). Un abisso che l'industriale decaduto scoprirà una volta liberato.

Due film europei non nazionali sono inoltre sostenuti dalla stampa questo mercoledì: la produzione britannica In the Loop [+leggi anche:
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di Armando Iannucci (CTV International - 40 copie) e il lungometraggio greco Strella [+leggi anche:
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di Panos H. Koutras, scoperto al Panorama della Berlinale (Memento Films - 14 copie).

Da segnalare anche la coproduzione francese Kinatay [+leggi anche:
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del filippino Brillante Mendoza (premio della regia all'ultimo Festival di Cannes - distribuzione Equation), ma anche L'Homme de chevet di Alain Monne con Sophie Marceau (news - Rezo Films), Un soir au club di Jean Achache (Colifilms Distribution) e i documentari Letter to Anna [+leggi anche:
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(Nour Films) e Pluie du diable di Philippe Cosson (Bac Films).

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(Tradotto dal francese)

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