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PRODUZIONE Italia

I vincitori del TorinoFilmLab Meeting Event

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A giudicare dall’entusiasmo dei partecipanti, e soprattutto dai primi risultati (tanti i progetti presentati l’anno scorso e oggi in fase di postproduzione), il TorinoFilmLab si conferma, alla seconda edizione, un’idea più che vincente. Lo dimostra il buon umore di organizzatori (su tutti la direttrice Savina Neirotti) e filmmakers – sceneggiatori e registi – che hanno preso parte in questi giorni al Meeting Event, incontrando professionisti di tutto il mondo (qualche nome? Karl Baumgartner di Pandora Film, Philippe Bober di Coproduction Office, Carlo Brancaleoni di Rai Cinema).

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Unico rimpianto, forse, non aver trovato la forza – dopo giornate intense di lavoro – per vedere qualche titolo del Torino Film Festival. Ma il direttore Gianni Amelio non se la prende, anzi: dando il via alla cerimonia di premiazione invita gli “autori di domani” a sottoporgli i loro film l’anno prossimo, perché "mi piacerebbe poterli mostrare qui a Torino".

E chissà che qualcuno dei cinque vincitori del Production Awards non possa essere pronto per il concorso del prossimo TFF: a ciascuno l’Advisory Board ha assegnato un premio in denaro, commisurato – sottolinea la giuria – non al gradimento ma alle necessità di budget dei progetti, tutti già forti di uno o più produttori alle spalle.

"Per il suo approccio umoristico", 50mila euro vanno a Musical Chairs della palestinese Azza El-Hassan, che sarà coprodotto da Blinker Filmproduktion, Les Films d'Ici e Familia Productions) mentre la "qualità artistica del ritratto di una generazione perduta" è alla base dei 130mila euro assegnati a Bypass dell’inglese Duane Hopkins (che potrà contare sui capitali di Third Films).

A Salvo di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, ambientato nel mondo della mafia palermitana, ma che “promette di gettare uno sguardo nuovo su un soggetto apparentemente familiare” vanno 140mila euro (il film sarà prodotto da Cristaldi Pictures e Acaba Produzioni); mentre "l’invito a un indimenticabile e magico viaggio in uno zoo" vale 180mila euro a Postcards from the Zoo dell’indonesiano Edwin.

"Per il suo coraggio, e l’approccio umano a un contenuto oscuro e difficile", infine, l’Advisory Board ha deciso di assegnare 100mila euro (l’intero ammontare di quanto ancora mancava al finanziamento del film) a The Slut dell’israeliano Hagar Ben-Asher, prodotto da Transfax Films.

Sono sei, invece, i vincitori del Development Awards, che quindi ritroveremo l’anno prossimo in corsa per i Production Awards: Darkness at Noon di Massoud Bakhshi (Iran), Dead Sea di Ihab Jadallah (Palestina/Francia), The Scream of the Butterfly di Kirsi Marie Liimatainen (Finlandia), Heavy Water di Fabrice Main (Francia), Wolf di Bogdan Mustata (Romania) e Wall of Fog di Tobias Nolle (Svizzera).

Di nuova istituzione, il Post-Production Award premia Lucas Rosant, produttore di Dead Sea, finanziando la sua partecipazione all’European Post-Production Connection (EP2C) Training Programme, che si svolgerà a luglio 2010 in Belgio.

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