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BOX OFFICE Belgio

Buon esordio per Dossier K

di 

Risultati lodevoli per Dossier K [+leggi anche:
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di Jan Verheyen: primo al box office nel suo weekend di uscita nel nord del paese, il film ha attirato oltre 85.000 spettatori. Tre volte meglio del suo concorrente diretto (il secondo episodio della saga Twilight), e anche meglio di The Alzheimer Case [+leggi anche:
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(di cui Dossier K è il seguito), che aveva registrato 60.000 spettatori nel suo primo weekend di programmazione.

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Ma l'entusiasmo mostrato nei confronti del film sembra modesto se lo si confronta con quello suscitato da Loft [+leggi anche:
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, record assoluto del cinema belga, uscito poco più di un anno fa. Sebbene Kinepolis Film Distribution si feliciti di questi risultati, non si può fare a meno di constatare che si è ben lontani dal successo di Loft, il cui primato pare non venga rimesso in discussione. L'obiettivo sarebbe dunque di raggiungere le 750.000 entrate di The Alzheimer Case nel 2003, ma c'è da interrogarsi sul realismo di questa previsione. In effetti, in pieno periodo natalizio è probabile che il pubblico si orienti verso un'offerta più familiare piuttosto che verso questo thriller sulla mafia albanese. Inoltre, l'uscita questa settimana di Avatar su un'enorme quantità di schermi, di cui una ventina in 3D, dovrebbe richiamare una parte non trascurabile di pubblico fiammingo.

Dossier K è il decimo lungometraggio di Jan Verheyen, regista fiammingo di successo. Come The Alzheimer Case, è tratto da un fortunato romanzo di Jef Geraeerts. Girato la scorsa primavera ed estate in Spagna e Belgio, Dossier K riunisce nuovamente il duo di ispettori composto da Koen de Bouw (Vincke), visto in Loft l’anno scorso e che ritrova Verheyen dopo averlo accompagnato nel successo Vermist [+leggi anche:
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, e da Werner de Smedt (Verstuyft), che ha già lavorato con Verheyen in Alias. Il film è prodotto da Eyeworks, con il sostegno del VAF e della VRT.

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(Tradotto dal francese)

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