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PRODUZIONE Spagna

Telecinco Cinema regina del cinema spagnolo

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La filiale di produzione della catena televisiva Telecinco si è accaparrata il 39% della quota di mercato del cinema spagnolo nel corso del 2009, grazie soprattutto a un finale d'anno spettacolare, nel quale si sono susseguiti tre eccezionali successi: Agora [+leggi anche:
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di Alejandro Amenabar (3,3 milioni di spettatori e poco meno di 21 milioni di euro di incasso), Cell 211 [+leggi anche:
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intervista: Daniel Monzón
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di Daniel Monzón (responsabile della riconciliazione di molti con il cinema spagnolo, con 1,4 milioni di spettatori e poco meno di nove milioni di incasso) e la commedia Spanish Movie [+leggi anche:
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, opera prima di Javier Ruiz Caldera (1,09 milioni di spettatori e 6,8 milioni di euro di incasso).

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Nel 2009, la casa di produzione ha lanciato in tutto cinque film (ai tre già menzionati vanno aggiunti Che - Guerriglia [+leggi anche:
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e Imago Mortis [+leggi anche:
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), ha incassato oltre 38 milioni di euro e ha superato i sei milioni di spettatori.

Un successo che, secondo il suo consigliere delegato Paolo Vasile, dimostra "la riuscita del 'metodo Telecinco', consistente nel portare avanti ogni progetto al massimo livello”. Una strategia che, applicata al cinema, è stata esposta a Cineuropa dal direttore generale di Telecinco Cinema, Ghislain Barrois (leggi l'intervista).

Nei prossimi mesi, la compagnia lancerà Hierro di Gabe Ibáñez (distribuito, come Cell 211, da Paramount Pictures Spain), El mal ajeno di Oskar Santos (una produzione di Alejandro Amenábar su sceneggiatura di Daniel Sánchez Arévalo che sarà distribuita il 30 aprile da Alta Films, dopo la presentazione alla Berlinale), Verbo di Eduardo Chapero Jackson, Agnosia di Eugenio Mira, La daga de Rasputín di Jesús Bonilla e Rabia di Sebastián Cordero.

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(Tradotto dallo spagnolo)

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