Il cinema slovacco verso Nord
Dopo Trieste e Palm Springs, il cinema slovacco continua il suo tour internazionale a Rotterdam e Göteborg.
Il pubblico dell’International Film Festival Rotterdam potrà vedere Foxes [+leggi anche:
recensione
scheda film], co-produzione europea della slovacca Mira Fornay. Il dramma di due sorelle slovacche che vivono a Dublino era stato proposto in anteprima alla Mostra di Venezia, nel settembre scorso, nella Settimana della Critica. Il lungometraggio è stato presentato al 14° Pusan International Film Festival e ha ricevuto il Premio Dialog a Cottbus.
A Rotterdam c’è anche il documentario di Jaro Vojtek, The Border, che descrive la vita nel villaggio di Slemence, diviso, nel 1946, da un nuovo confine fra Cecoslovacchia e Ucraina.
Il regista Juraj Lehotský (Blind Loves [+leggi anche:
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scheda film]) partecipa al mercato di co-produzione CineMart di Rotterdam col suo nuovo progetto, Miracle. Il film narra la storia di una 14enne rinchiusa in istituto per un amore proibito. Miracle è prodotto da Artileria.
Al 33° Göteborg International Film Festival, il pubblico potrà vedere due dei più importanti film slovacchi degli ultimi anni. Il candidato all’Oscar Broken Promise, commovente pellicola di Jiří Chlumský tratta da una storia vera, narra la vicenda di un giovane ebreo che cerca di sopravvivere nello stato-fantoccio dei nazisti di Jozef Tiso.
Il documentario Cooking History è nella sezione It's All True di Göteborg. Il film di Peter Kerekes è un divertente sguardo dall’interno al mondo dei cuochi in vari eserciti europei, e ha vinto il Golden Hugo a Chicago e il Premio al Miglior Documentario a Vienna.
(Tradotto dall'inglese)
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