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BERLINALE 2010 Panorama

108, un articolo di legge che racconta la storia

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Uno dei film più interessanti della sezione Panorama Dokumente della Berlinale è, quest’anno, lo spagnolo 108 (Cuchillo de palo), della documentarista paraguayana Renate Costa.

Costa resta vicino casa per raccontare la vita dello zio scomparso Rodolfo, trovato nudo nella sua casa, davanti a quella di Costa. La regista scopre nel corso della sua indagine come il suo paese natale abbia soppresso l’omosessualità, prima sotto la dittatura di Alfredo Stroessner, e poi del partito di Stroessner, Colorado (il titolo internazionale del film fa infatti riferimento ad un articolo di legge che descrive omosessuali e prostitute).

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Il lungometraggio, prodotto dalla casa di produzione di St. Feliu de Llobregat, Estudi Playtime, è l’odissea personale di Costa ma anche uno sguardo ad una parte inesplorata della storia recente del Paraguay. Il partito Colorado ha guidato il paese con pugno di ferro dal 1947 al 2008, e solo dopo la sua caduta il documentario ha potuto essere realizzato. A Berlino, Costa ha spiegato che cercare di far parlare la gente dei temi narrati nel film era impossibile all’epoca, e anche adesso alcuni hanno scelto di farlo anonimamente per paura di rappresaglie.

Lavorando con poco più di una foto di suo zio da giovane, Costa svela affascinanti dettagli e scopre che l’uomo era un ottimo ballerino di danza classica, e lavorava come travestito in un club, dove fu arrestato e restò in cella per un mese. Nonostante Rodolfo fosse zio paterno di Costa, la sua famiglia non era a conoscenza di questi dettagli della vita parallela dell’uomo (per la quale usava il nome di Hector).

Costa non evita il confronto con gli altri membri della famiglia, e il personaggio più interessante che emerge dal materiale è il padre, cristiano devoto che ritiene che il fratello avrebbe dovuto fare di più per diventare un eterosessuale timorato di Dio. Il suo atteggiamento rappresenta quello di grande parte del popolo paraguyano della sua età, che ha conosciuto quasi soltanto le regole di Stroessner.

Il documentario viene venduto all’estero dalla parigina Umedia.

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(Tradotto dall'inglese)

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