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DOCUMENTARI Belgio

Nel cuore del Webdoc

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Il Centro del Cinema e dell'Audiovisivo della Comunità francese del Belgio ha organizzato mercoledì 5 maggio un incontro sul documentario web. Anche se il genere è ancora debole in Belgio (dove non esiste alcun sostegno o fondo dedicato), l'iniziativa ha visto la presenza di professionisti belgi che stanno cercando di sviluppare progetti in questo campo, oltre ad esperti francesi.

Il Webdoc pone diverse questioni, in primo luogo sul piano narrativo. Se la nostra civiltà è costruita sulla base di racconti lineari, organizzati secondo una linea temporale immutabile, Internet, e in particolare la sua ipertestualità, offre la possibilità di smarcarsi dalla linearità per creare altri tipi di gerarchie narrative. Il racconto non si organizza più nel tempo, ma nello spazio. Una questione che si è posta Marie Mandy, documentarista belga, decidendo di fare del suo progetto La Loge du Sein un webdoc. Questione che incuriosisce anche Patric Jean, regista belga di fama internazionale, che dopo qualche collaborazione sporadica in questo campo, sta ora preparando il suo primo webdoc lungo. Appassionato del tema, ha dato al pubblico un assaggio dell'evoluzione della linearità sul web, attraverso una rapida panoramica dei principali webdoc, da Thanatorama a Prison Valley.

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Hot docs EFP inside

Prison Valley è stato al centro degli interventi di Alexandre Brachet, direttore della casa di produzione Upian, e di Joël Ronez, responsabile del polo web di Arte, partner del progetto. L'estetica di Prison Valley, tra documento fotografico e videogioco, la ricchezza e la diversità del suo contenuto, e lo sviluppo della relativa community, hanno dimostrato le possibilità offerte dal genere. Tutti sono stati d'accordo nell'affermare che il web non è un luogo di diffusione alternativa per il documentario, ma un luogo di creazione alternativo, ricco di possibilità e di nuove profondità di campo, la cui grammatica è ancora da scrivere. Il limite, oggi, è il modello economico del prodotto, ancora da inventare, poiché al momento i webdoc dipendono economicamente dai loro "prodotti derivati", ad esempio la loro versione tv.

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(Tradotto dal francese)

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