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FILM Italia

L'Italia xenofoba in Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio

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Può un ascensore rappresentare il paradigma dei rapporti tra le persone in una società che mischia etnie, religioni e classi differenti? Possibile, se ci si trova in un vecchio palazzo umbertino di piazza Vittorio a Roma, cuore dell'Esquilino, il quartiere più multietnico della capitale. Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio [+leggi anche:
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, opera prima di Isotta Toso, già aiuto regista di Davide Marengo in Notturno bus [+leggi anche:
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, racconta proprio questo: l'incontro-scontro tra individui che abitano uno stesso condominio, diversi per nazionalità, ma anche per estrazione sociale e posizioni culturali, con relative intolleranze che emergono inevitabilmente nel luogo dove la coesistenza è più che mai forzata: l'ascensore.

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Il film, tratto dall'omonimo romanzo dell'algerino Amara Lakhous, dispiega un cast da grandi occasioni: Kasia Smutniak, Daniele Liotti, Isa Danieli, Serra Yilmaz, Milena Vukotic, Roberto Citran e Francesco Pannofino, ognuno alle prese con le proprie frustrazioni e con la propria visione del "diverso". "Non credo che esista una questione xenofoba oggi in Italia", sostiene la regista, "semplicemente siamo agli inizi di un processo di integrazione che in altri paesi è già acquisito". "Io la mia fortuna l'ho trovata qui e non ho mai avuto problemi", conferma l'attrice polacca Kasia Smutniak, "ma mancano le leggi e la burocrazia è lenta".

Anche la turca Serra Yilmaz, attrice feticcio di Ferzan Ozpetek, ha raccontato la sua esperienza: "La percezione che la gente ha di un extracomunitario è anche un fatto di classe: una cosa è se sei attrice, un'altra se lavori ai mercati generali. Non conta l'essere straniero in sé, ma quello che fai". Un dibattito interessante, quello nato alla presentazione del film, animato dalla viva voce di chi è straniero in Italia (tra gli altri interpreti, il tunisino Ahmed Hafiene e la portoricana Kesia Elwin), e che avrebbe potuto arricchire anche il film stesso, se questo non fosse rimasto imbrigliato in una debolezza cronica dei dialoghi, a volte involontariamente comici. Una nota di merito va però alle belle musiche originali, composte da Gabriele Coen e Mario Rivera.

Coprodotto da Maura Vespini e Sandro Silvestri per la Emme con Rai Cinema, Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio esce il 14 maggio in una decina di copie distribuite da Bolero Film.

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