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VENEZIA 2010 Settimana della Critica

Tanti europei per i 25 anni della SIC

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Figure femminili inquiete, famiglie disfunzionali, la crisi: sono alcuni dei leit-motiv della Settimana Internazionale della Critica, la sezione collaterale della Mostra di Venezia dedicata alle opere prime, che oggi ha svelato il programma 2010. E la crisi, soprattutto, dallo schermo rimbalza sui bilanci, con tagli (è diminuito il contributo della Regione Veneto) che di certo non rendono la vita facile alla SIC, giunta quest’anno al traguardo della 25. edizione.

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Un compleanno importante, da festeggiare pescando in questo quarto di secolo un titolo-simbolo come evento di apertura: la scelta è caduta su Notte italiana, 1987, esordio poco visto di Carlo Mazzacurati, che così, se le indiscrezioni saranno confermate, potrebbe essere l’unico autore italiano presente a Venezia con due film (del suo nuovo La Passione si parla per il Concorso).

Tutta in anteprima mondiale – ad eccezione della chiusura, il filippino Limbunan – la line-up, con una preponderante presenza europea: dei sette titoli in corsa per il Premio della Settimana Internazionale della Critica (oltre che per il “trasversale” Leone del Futuro - Premio Venezia Opera prima), cinque provengono dal vecchio continente, il sesto è messicano (Martha) e il settimo – l’israeliano Naomi di Eitan Zur – è comunque coprodotto con capitali francesi.

Se la francia è presente, spiega il delegato generale della SIC Francesco Di Pace, con un film “molto francese per la capacità di saldare l’osservazione del reale con l’analisi dei sentimenti”, Angele et Tony di Alix Delaporte, dall’Italia arriva un’opera “molto poco italiana”, Hai paura del buio di Massimo Coppola, doppio ritratto femminile che si muove tra la Romania e la Basilicata (prodotto da Indigo Film, sarà in sala con BIM a fine settembre).

E ancora, a proposito di donne, da segnalare l’esordio alla regia dell’attrice svedese Pernilla August, Beyond, protagonista la star di Uomini che odiano le donne [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Niels Arden Oplev
intervista: Søren Stærmose
scheda film
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, Noomi Rapace.

Due i titoli consigliati dai selezionatori per la loro capacità di sorprendere: lo sloveno Oča di Vlado Škafar, che con inusuale poeticità indaga il rapporto tra un padre e un figlio, e il greco Hora proelefsis di Syllas Tzoumerkas, rilettura della tragedia classica che attraverso la storia di una famiglia parla di un’intera società.

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