email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

FILM / RECENSIONI

Tornando a casa per Natale

di 

- L'ultimo film del norvegese Bent Hamer è un mosaico di storie legate fra loro che si svolgono durante le feste natalizie in un villaggio nordico ricoperto dalla neve

Tornando a casa per Natale [+leggi anche:
trailer
intervista: Bent Hamer
scheda film
]
è stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Toronto e proiettato in anteprima europea a San Sebastian, dove la stampa lo ha accolto con calore e dove si è aggiudicato il premio della migliore sceneggiatura.

La sceneggiatura di Hamer s'ispira a una raccolta di racconti scritti da Levi Henriksen intitolata Only Soft Presents Under The Tree. Il film tesse fra loro una serie di storie che si svolgono la vigilia di Natale in un piccolo villaggio norvegese di finzione di nome Skogli, mentre nella realtà il film è girato in Svezia.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

Dopo un prologo che si svolge nei Balcani in inverno, apparentemente senza alcun legame con tutto il resto, il film si concentra su ciò che succede a Skogli nel corso di una notte. La maggior parte delle storie hanno fra loro rapporti evidenti ma anche inaspettati, ben serviti dal notevole montaggio di Pal Gengenbach e Silje Norseth. Questi ultimi hanno raggiunto non solo un buon equilibrio tra i racconti leggeri e quelli più tristi o tragici, ma anche un ritmo giusto, tranquillo. La maggior parte delle storie riservano delle sorprese, ma il modo in cui queste ultime si manifestano o vengono svelate progressivamente non è mai manipolativo: arrivano tutte al momento giusto.

C'è ad esempio la storia di un uomo (Trond Fausa Aurvag) che si veste da Babbo Natale per poter vedere i figli e l'ex moglie senza essere riconosciuto; quella di un ex grande calciatore che ha ceduto all'alcolismo (Reidar Sorensen) e che desidera tornare a casa per le vacanze; quella di una donna (Nina Andresen-Borud) convinta che il suo amante sposato (Tomas Norstrom) finirà per lasciare la moglie; e ancora quella di un ragazzino (Morten Ilseng Risnes) che pretende che la sua famiglia protestante non festeggi il Natale per poter trascorrere la vigilia con la sua compagna di classe musulmana (Sarah Bintu Sakor).

Tornando a casa per Natale, che rimanda più alla calda dolcezza di Love Actually [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
che non alla lentezza e all'umorismo eccentrico dei film precedenti di Hamer (come O'Horten [+leggi anche:
recensione
trailer
scheda film
]
e Kitchen Stories), lascia tuttavia spazio a qualche nota di humour, a una certa malinconia e a un po' di tristezza, il che rende l'insieme soddisfacente, scalda il cuore ma senza cadere nello sdolcinato.

L'unico punto debole del film è la storia di una coppia serbo-albanese dal passato oscuro (Igor Necemer e Nina Zanjani) che si rintana in un cottage isolato nei dintorni di Skogli e deve affrontare un problema molto urgente. Questo racconto, cui il prologo fa allusione, è il meno sottile e fornisce al film le sue ultime immagini, facendolo pendere verso il kitsch che fino a quel momento aveva sapientemente evitato.

Tornando a casa per Natale è coprodotto dalla società del regista, BulBul Films, con la società svedese Filmimperiet e la società tedesca Pandora Filmproduktion, già coproduttrice di O’Horten.

Il film è sostenuto anche dai canali ZDF e ARTE. Le vendite internazionali sono affidate alla società di Colonia The Match Factory.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy