TFF: in concorso Henry il ritorno di Alessandro Piva
Strano percorso, quello di Alessandro Piva: dopo il debutto indipendente con Lacapagira, che all’epoca fece sperare in un’effimera scuola pugliese, e a 8 anni dall’opera seconda, Mio cognato [+leggi anche:
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scheda film], torna da autentico outsider con un film dalla gestazione lunga, tuttora in cerca di distribuzione.
Rispetto all’esordio, cambia la location (da Bari a Roma), ma non il clima pulp e tarantinato, ispirato stavolta alle pagine di Giovanni Mastrangelo: Henry – come il “nome in codice” dell’eroina – è la storia di una faida criminale tra due bande del narcotraffico che si spartiscono il mercato della Capitale.
Uno scontro da noir d’altri tempi (almeno nel cinema italiano, poco incline al “genere”), in cui restano invischiati loro malgrado Gianni (Michele Riondino), che va a casa del suo spacciatore per una dose e lo trova freddato in salotto, e la fidanzata Nina (Carolina Crescentini). Le prove contro il malcapitato sono schiaccianti, ma il commissario Silvestri (Claudio Gioè) è scrupoloso e vuol vederci chiaro con l’aiuto del collega Paolo Sassanelli; e mentre procede l’inchiesta ufficiale, indaga pure Nina, tosta nel lavoro (fa l’insegnante di fitness) e pure nella vita.
Il tutto sullo sfondo di una città che si vorrebbe inedita, “abitata solo da immigrati”. Che siano pugliesi o africani, poco importa: “Si sentono pesci fuori d’acqua”, continua il regista (anche sceneggiatore e montatore). Poteva essere l’occasione per aggiornare i codici del vecchio poliziottesco, e invece questo spaesamento geografico e linguistico è sfruttato soprattutto per alleggerire il film: con la tensione, già non irresistibile, costretta a cedere il passo a robuste iniezioni di comicità vernacolare.
Tra giallo e commedia, grottesco e tentazioni d’autore (i monologhi dei protagonisti, sguardo in macchina e sfondo nero), ne esce un’opera “meticcia” come la Roma che vuol raccontare. Allo spettatore il giudizio sull’aggettivo: pregio o difetto?
Unico italiano in concorso al the Torino Film Festival, Henry è prodotto dalla Seminal Film di Piva insieme a Bianca Film, con il contributo del MiBAC.
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