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PREMI Regno Unito

Le nomination dei Bafta

di 

- Chicago e Gangs of New York fanno incetta di candidature. Nelle 21 categorie diversi titoli europei. Il 23 febbraio i vincitori

Chicago, già vincitore di tre Golden Globes, e Gangs of New York di Martin Scorsese (miglior regista ai Globe e candidato a vincere il Premio istituito dai registi americani, il Directors’ Guild) hanno sbancato le nomination dei Bafta, gli Oscar britannici che saranno presentati domenica 23 febbraio a Londra.
Sebbene i candidati di questa edizione ricalchino le scelte dei Golden Globes, nelle 21 categorie del premio compaiono anche diversi titoli made in Europe. Per esempio le 5 nomination del Premio Alexander Korda al miglior film britannico 2002 che vedono in gara Bend it Like Beckham [+leggi anche:
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di Gurinder Chadha, Dirty Pretty Things [+leggi anche:
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di Stephen Frears, The Hours di Stephen Daldry, Magdalene [+leggi anche:
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di Peter Mullan, vincitore a Venezia, e The Warrior [+leggi anche:
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, il film in hindi che compare anche nella lista dei cinque migliori film stranieri.
Stephen Daldry e il suo The Hours hanno ricevuto nove nomination tra cui il David Lean Award perr la miglior regia a Daldry e la miglior sceneggiatura a David Hare. Daldry competerà contro Roman Polanski e Il Pianista [+leggi anche:
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che ha collezionato 7 nomination tra cui quella al miglior attore per Adrien Brody, miglior sceneggiatura e miglior colonna sonora
Due europei anche nella categoria miglior sceneggiatura originale: Peter Mullan per Magdalene e Pedro Almodovar per Parla con lei [+leggi anche:
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, anche nominato nella categoria miglior film straniero. Per il premio al miglior attore oltre a Brody sono in gara Daniel Day Lewis per Gangs of New York, Michael Caine per The Quiet American, Jack Nicholson per About Schmidt e Nicolas Cage per Adaptation.
Tra le nomination di Gangs of New York figurano quella all’italiano Dante Ferretti nella categoria scenografi per aver costruito “il più grande set del mondo a Cinecittà”, della costumista Sandy Powell e del regista tedesco Michael Balhaus for aver tradotto la visione di Scorsese sulla celluloide

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