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FILM Italia

La bellezza del somaro, “vaudeville preso a calci”

di 

Non è la classica commedia di Natale, La bellezza del somaro [+leggi anche:
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scheda film
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, terza regia dell'attore (protagonista anche qui) Sergio Castellitto, che a partire da un racconto - e da una sceneggiatura - della moglie Margaret Mazzantini, mette in scena “un vaudeville preso a calci”.

Rosa (Nina Torresi) è la figlia diciassettenne di una tipica coppia della borghesia intellettuale: padre architetto, Marcello, e madre psicologa lacaniana e sessuofoba, Marina (Laura Morante). Al seguito, un catalogo completo di amici di famiglia progressisti. Tutti riuniti, compresi un paio di pazienti svitati, per un weekend in un casale in Val d'Orcia. Qui i genitori credono, orgogliosi, di rivivere la trama di Indovina chi viene a cena, ma invece che un fidanzatino di colore, Nina presenta ai suoi Armando, un settantenne dai modi gentili. “In cosa abbiamo sbagliato?”, cominciano a chiedersi mamma e papà, in un crescendo di toni grotteschi e sulfurei.

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“È un film dinamitardo”, spiega la Mazzantini, in cui questi borghesi illuminati e aperti verso il mondo “finiscono per sgretolarsi con l'arrivo di un elemento alieno, un essere umano normalissimo di fronte al quale non riescono più a gestire la propria esistenza”.

Nel cast corale (da Marco Giallini a Gianfelice Imparato, da Barbora Bobulova a Erika Blanc) ruba la scena, nei panni del portatore sano di scompiglio, il “vecchio” Enzo Jannacci, eclettico monumento dello spettacolo italiano, cantautore, musicista, cabarettista e attore, che qui ritrova l'occasione di un ruolo da protagonista.

Prodotto da Cinemaundici e Alien Produzioni con Warner Bros. Italia, in collaborazione con il MiBAC, La bellezza del somaro sarà distribuito dalla Warner il 17 dicembre in 250 copie. Un'alternativa, per il pubblico italiano in cerca di commedie, al tradizionale “cinepanettone” delle feste.

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