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FINANZIAMENTI Francia

Anticipo sugli incassi per L’enfant d’en haut di Ursula Meier

di 

Tra le sette sceneggiature di lungometraggi selezionati a dicembre dal secondo collegio dell'anticipo sugli incassi del Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC), si distingue L’enfant d’en haut, secondo film di finzione di Ursula Meier, rivelatasi alla Settimana della Critica cannense nel 2008 con Home [+leggi anche:
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Prodotto al 50% da Francia e Svizzera via Archipel 35 e Vega Films, L’enfant d’en haut è stato scritto dalla regista assieme ad Antoine Jaccoud e Gilles Taurand. La trama è centrata su Simon, 12 anni, che vive in una valle industriale con una madre tanto giovane da spacciarsi per sua sorella maggiore. Sopraggiunto l'inverno, Simon utilizza la funivia che collega la pianura alla stazione per andare a rubare, al di sopra della coltre di nebbia, tutto quello che i ricchi lasciano incustodito: sci di lusso, costosi snowboard, occhiali high-tech.

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Per Simon, all'inizio, si tratta semplicemente di un modo per racimolare qualche soldo. Ma l'arrivo dei lavoratori stagionali stranieri, alla ricerca della loro fetta di torta nell'industria dell'"oro bianco", cambia le cose. Il primo furto di un orologio di lusso introduce Simon in un giro di delinquenza di ben altra gravità e la sua doppia vita diventerà sempre più infernale.

Anticipi sugli incassi sono andati anche ad Amour (già Ces deux) dell'austriaco Michael Haneke (leggi l'articolo - Les Films du Losange), a Camille redouble di Noémie Lvovsky (F Comme Film), quinto lungometraggio della regista di Les sentiments (in concorso a Venezia nel 2003), e a Trois Frères di Patrick Grandperret (Emael Films), il cui ultimo lungometraggio, Meurtrières [+leggi anche:
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, aveva ricevuto il Premio del presidente della giuria della sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2006.

Promesse d'anticipo sono state inoltre attribuite a Le noir (te) vous va si bien di Jacques Bral (Thunder Films International) e a due progetti documentari: Would you have sex with an Arab della francese Yolande Zauberman (Screen Runner) e Lullaby for my Father dell'israeliano Amos Gitai (Agav Films).

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(Tradotto dal francese)

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