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USCITE Francia

Nobody Else But You: la strana morte di una Marilyn di provincia

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Dopo che il 2010 si è ufficialmente chiuso a 206,5 milioni di entrate in Francia (il miglior dato dal 1967) con una quota di mercato del 35,5 % per i film nazionali, 11 novità sbarcano questo mercoledì sugli schermi. Tra queste, la commedia poliziesca Nobody Else But You [+leggi anche:
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di Gérald Hustache-Mathieu (articolo), lanciata da Diaphana in 163 copie. Interpretato da Jean-Paul Rouve e Sophie Quinton, il film, che racconta le indagini di uno scrittore in cerca d'ispirazione sulla morte di una "star" di provincia francese che si credeva la reincarnazione di Marilyn Monroe, conferma il talento singolare del regista di Avril [+leggi anche:
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(2006).

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"Il personaggio di Marilyn è, ovviamente, affascinante. Quale enigma più bello dell'incarnazione perfetta dell'attrice hollywoodiana, l'orfana abbandonata a una fine tragica e misteriosa?", spiega Gérald Hustache-Mathieu. "Visto che non si trattava assolutamente di realizzare un biopic su Marilyn, ho cercato di conservare di lei solo quello che la legava a questa ragazza di Mouthe che credeva di essere la sua reincarnazione. Marilyn rappresenta il sogno americano e, in generale, il sogno tout court. Il sogno di diventare "qualcuno" prima o poi. Ma incarna anche il rovescio della medaglia: la tragedia, l'impossibilità di essere felice".

Per il regista, la città di Mouthe (soprannominata la "Piccola Siberia") "era la metafora ideale. E' un villaggio di frontiera dove sembra di non essere né del tutto in Francia, né veramente in Svizzera. Una 'no man’s land' in cui il tempo sembra non scorrere mai e l'inverno è eterno. Tutto contribuisce a tenerti in trappola, l'unica via d'uscita possibile: la fuga". Prodotto da Dharamsala e venduto da MK2, Nobody Else But You esplora "un territorio a margine delle grandi città, di cui si parla solo in occasione di sordidi fatti di cronaca. Una Francia più ordinaria, più modesta, un po' trascurata, in cui il sogno è forzatamente meno accessibile".

Escono questo mercoledì anche Le fils à Jo di Philippe Guillard (un film sul rugby interpretato da Gérard Lanvin e Olivier Marchal, e distribuito da Gaumont in circa 540 cinema), il lungometraggio britannico Harry Brown di Daniel Barber (Surreal Distribution - 80 copie), la coproduzione canado-francese Incendies [+leggi anche:
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di Denis Villeneuve (Happiness Distribution - 70 copie) e Stretch [+leggi anche:
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di Charles de Meaux (MK2 Diffusion), senza dimenticare i documentari Women Are Heroes [+leggi anche:
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di JR (Studio 37 - Rezo Films) e Deux de la vague [+leggi anche:
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di Emmanuel Laurent (Les Films du Paradoxe).

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(Tradotto dal francese)

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