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FILM Italia

Immaturi, sei personaggi in cerca di un senso

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L'incubo è di quelli ricorrenti, che turbano le notti di milioni di studenti: dover ripetere l'esame di maturità. Per molti, il plot ideale di un horror (o almeno di un thriller psicologico): cosa c'è di più spaventoso che dover sedersi di nuovo di fronte, a parlare di storia, greco, latino, filosofia? Per fortuna che dai sogni, anche i peggiori, ci si sveglia. Tutti, tranne i protagonisti di Immaturi [+leggi anche:
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di Paolo Genovese: una raccomandata del Ministero dell'Istruzione li avvisa che per motivi legal-burocratici il loro diploma è stato invalidato.

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Tutto da rifare, quindi, per una (ex) classe di splendidi quarantenni cresciuti ma non troppo. C'è il "bamboccione" (un impagabile Ricky Memphis) che dorme ancora nel letto a castello a casa di mamma e papà (Maurizio Mattioli e Giovanna Ralli), una madre single e in carriera (Barbora Bobulova), lo psichiatra infantile pietrificato dalla prospettiva di diventare padre (Raoul Bova), la chef sessuomane che ha paura di fare l'amore (Ambra Angiolini), il dj che finge di avere moglie e figlio per non impegnarsi in una storia seria (Luca Bizzarri), il fedigrafo impenitente (Paolo Kessisoglu).

Si ritroveranno, tra affetti dichiarati e vecchi rancori tornati a galla ("se uno dei miei migliori amici fosse andato a letto con la mia ragazza, anch'io sarei incazzato dopo vent'anni"), in un intreccio di storie che - spiega il regista/sceneggiatore, reduce dal successo de La banda dei Babbi Natale [+leggi anche:
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- "non è autobiografico, ma di certo molto sincero e sentito".

Ad accomunare l'autore e i suoi protagonisti, l'appartenenza ad una generazione - continua Genovese - "orfana di ideali: i nostri genitori hanno vissuto il'68, il '77, il femminismo. Noi invece siamo quelli delle 'non scelte' ". Non che il film voglia offrire uno spaccato generazionale, "piuttosto raccontare sei personaggi, affrontando registri diversi: la comicità, ma anche la malinconia, il sentimento, la serietà".

Il risultato è una commedia corale (forse troppo: Anita Caprioli entra in scena quasi fuori tempo massimo) che al botteghino potrebbe confermare il buon momento del cinema italiano, in particolare di quello targato Medusa, che dopo aver prodotto il film insieme alla Lotus Production lo distribuirà il 21 gennaio in oltre 500 copie.

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