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BERLINALE 2011 Ungheria

Béla Tarr in lizza per l'Orso d'Oro con The Turin Horse

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Dopo la competizione cannense nel 2007, il maestro magiaro Béla Tarr parteciperà alla corsa all'Orso d'Oro della 61ma Berlinale (dal 10 al 20 febbraio 2011) con quello che ha annunciato essere l'ultimo film della sua carriera: The Turin Horse [+leggi anche:
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. Nel cast, il regista di Dannazione, Satantango, Le armonie di Werckmeister e L'uomo di Londra [+leggi anche:
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, ha riunito Erika Bók, János Derzsi, Mihály Kormos e Ricsi.

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Firmata dal regista con László Krasznahorkai, la sceneggiatura comincia a Torino il 3 gennaio 1889. Friedrich Nietzsche esce dalla sua casa al civico 6 di via Carlo Alberto, forse per fare una passeggiata o forse per andare a ritirare la sua corrispondenza all'ufficio postale. Non lontano da lui, o meglio già molto lontano, un vetturino è in preda all'agitazione perché il suo cavallo fa il testardo. Hai voglia a tallonarlo, il cavallo non si muove, al che il cocchiere – Giuseppe, Carlo o Ettore – perde la pazienza e si mette a frustarlo.

Quando Nietzsche si avvicina alla folla che si è riunita per guardare cosa succede, la scena crudele del vetturino furioso ha fine, giacché il filosofo, corpulento, grande come un gigante, il viso coperto da baffi fitti, si getta singhiozzando al collo del cavallo. Sarà il suo ospite a riportarlo a casa, dove resterà senza muoversi e disteso su un divano senza parlare fino a quando non pronuncerà le ultime parole definitive ("Mutter ich bin dumm"). Da quel momento, sotto la sorveglianza di sua madre e della sorella, vivrà per altri dieci anni in uno stato di dolce demenza. Del cavallo, non si saprà più nulla.

Secondo Marie-Pierre Macia, la coproduttrice francese del film contattata da Cineuropa: "The Turin Horse è magnifico, con una dimensione metaforica che simbolizza la fine di un mondo, la fine di un cinema. E' l'ultimo film di Béla Tarr e forse la più radicale delle sue opere, che sono sempre esperienze, viaggi. Che il film duri 15 minuti in più o in meno non ha importanza per quelli che entrano nell'universo ipnotico di Béla. Siamo molto fieri di aver portato questa avventura fino in fondo e di questa selezione in concorso a Berlino".

Prodotto dalla società magiara T.T.Filmmuhely (Gábor Téni e Béla Tarr), The Turin Horse è coprodotto dai francesi di MPM Film (Marie-Pierre Macia e Juliette Lepoutre), gli svizzeri di Vega Film (Ruth Waldburger) e i tedeschi di zero fiction film (Martin Hagemann). Tra i sostenitori figurano gli americani di Werc Werk Work, Eurimages, il fondo Medienboard Berlin-Bradenburg e la Motion Picture Foundation of Hungary. Le vendite internazionali sono in trattative molto avanzate.

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(Tradotto dal francese)

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