William Hurt si trasferisce in cantina in J'enrage de son absence
Sandrine Bonnaire sta girando da due settimane il suo primo lungometraggio di finzione cinematografica da regista: la coproduzione franco-lussemburghese-belga J'enrage de son absence. L’attrice, che aveva fatto il suo apprezzato esordio dietro la macchina da presa con il documentario Elle s'appelle Sabine [+leggi anche:
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Scritta da Sandrine Bonnaire e Jérôme Tonnerre, la sceneggiatura vede Jacques, sulla cinquantina, riapparire nella vita di Mado dopo dieci lunghi anni d'assenza. Mado, sposata e madre di Paul, sette anni, è diffidente ma poi riallaccia i rapporti con il suo vecchio amante. La loro relazione viene però turbata dal lutto di un bambino, e l'affetto crescente tra Jacques e il piccolo Paul finisce per disturbare Mado. Per stare più vicini a loro, e malgrado la presenza del marito, Jacques s'installa nella cantina della loro abitazione.
Coproduzione delegata di Mon voisin Productions (Dominique Besnehard e Michel Feller) e Mosaïque Films (Jean Vercoutère e Thomas Schmitt), J'enrage de son absence è coprodotto da France 3 Cinéma, dalla società lusemburghese Iris Productions e dalla struttura belga Iris Films. Pre-acquistato da Canal +, il lungometraggio è anche sostenuto, fra gli altri, dalle Sofica Manon e La Banque Postale, e dai fondi Wallimage-Bruxellimage. Le riprese sono programmate fino al 15 aprile nella regione parigina, in Belgio e in Lussemburgo. La distribuzione nelle sale francesi è affidata a Ad Vitam e le vendite internazionali sono state acquisite da Films Distribution.
(Tradotto dal francese)
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