Addio ad Annie Girardot
Con la scomparsa oggi a Parigi all'età di 79 anni dell'attrice Annie Girardot, se ne va una figura emblematica del cinema francese degli ultimi cinquant'anni. Grande protagonista degli anni '60 e '70, l'attrice resa celebre da Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti nel 1960, è rimasta per un periodo lontana dalle scene prima di tornare alla ribalta conquistando il César della miglior attrice non protagonista nel 1996 per I miserabili di Claude Lelouch e nel 2002 per La pianista [+leggi anche:
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scheda film] di Michael Haneke.
Nata il 25 ottobre 1931 a Parigi, Annie Girardot ha girato oltre 110 lungometraggi cinematografici tra il 1955 e il 2007. Nella sua filmografia si distinguono La donna scimmia (1964) e Dillinger è morto (1969) di Marco Ferreri, Il caso del dottor Gailland di Jean-Louis Bertucelli, che le è valso il César della miglior attrice nel 1977, Tre camere a Manhattan di Marcel Carné, per cui vinse la Coppa Volpi della miglior attrice alla Mostra di Venezia 1965, e ancora L'Ingorgo - Una storia impossibile di Luigi Comencini (in concorso a Cannes nel 1979).
Nel suo palmarès figurano anche, fra gli altri, un David di Donatello della miglior attrice straniera nel 1977 e una nomination al Bafta nella stessa categoria nel 1962. Annie Girardot ha lavorato per Alexandre Astruc, Roger Vadim, Jean Delannoy, André Cayatte, Michel Audiard, Philippe de Broca, Bertrand Blier e soprattutto Claude Lelouch (I miserabili, Tornare per rivivere, La vita, l’amore, la morte, Ci sono dei giorni… e delle lune…).
(Tradotto dal francese)
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