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FINANZIAMENTI Bulgaria

La Corte costituzionale ripristina i finanziamenti di Stato

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La Corte costituzionale di Bulgaria ha annullato ieri un articolo del Budget di Stato che consentiva al governo di ignorare i bisogni finanziari dell’industria locale.

In Bulgaria, l’Atto dell’Industria Cinematografica garantisce finanziamenti statali annuali per almeno sette lungometraggi, 14 documentari e 160 minuti di animazione. Per il disappunto dei cineasti locali, l’Atto è stato modificato nel testo, che prevede ora la dicitura “fino a sette lungometraggi”, e la seguente aggiunta: “i finanziamenti saranno assegnati solo in presenza delle necessario risorse”.

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Secondo l’agenzia di stampa locale Novinite, la Corte costituzionale ha deciso in favore dei cineasti, poiché l’articolo aggiunto all’Atto non costituisce un emendamento legale, ma è una valutazione soggettiva legalmente inaccettabile.

La decisione è stata ricevuta con grande entusiasmo dai filmmaker bulgari, che stavano preparando una forte protesta contro le decisioni del governo sull’industria cinematografica locale.

I nuovi progetti dipendono quasi esclusivamente dai fondi allocati dallo Stato, e molti prevedevano che i cambiamenti normativi nel Paese avrebbero danneggiato irrimediabilmente il cinema bulgaro, il cui successo di pubblico e critica è in crescita costante.

Nel mese scorso, le modifiche alle politiche di finanziamento avevano portato la Federazione di Registi Europei ad inviare al primo ministro bulgaro Boyko Borisov una lettera che esprimeva tutte le loro preoccupazioni, e nella quale il presidente della Federazione, il regista ungherese Istvan Szabo, aveva chiesto “un adeguato livello di finanziamenti ” (leggi news).

I fondi statali per i progetti cinematografici sono gestiti dal Bulgarian National Film Centre.

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(Tradotto dall'inglese)

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