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FESTIVAL Italia

The Woman with a Broken Nose vince a Lecce, premio Cineuropa all'albanese Alimani

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E' il film serbo-tedesco The Woman with a Broken Nose [+leggi anche:
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di Srdan Kolijevic, su una Belgrado alla riscoperta dell'amore per sanare le ferite della guerra, il vincitore dell'Ulivo d'oro del 12mo festival del cinema europeo di Lecce, conclusosi lo scorso sabato 16 aprile. Un'edizione caratterizzata da ospiti di prestigio e da annunci importanti: Toni Servillo, cui è stata dedicata una retrospettiva, una mostra fotografica e un libro, ha dato anticipazioni sul suo prossimo impegno (leggi la news); Riccardo Scamarcio, al festival per "Le giornate degli attori", ha annunciato il suo nuovo progetto con Giuseppe Piccioni, che lo vedrà nei panni di un insegnante e le cui riprese dovrebbero cominciare a maggio a Roma; Carlo Verdone, a Lecce per consegnare il premio intitolato al padre Mario, ha confermato l'inizio delle riprese a giugno, a Parigi, del suo nuovo film Posti in piedi in paradiso, sui padri separati, con Pier Francesco Favino, Marco Giallini e Micaela Ramazzotti.

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La giuria composta dal produttore Paulo Branco, dal direttore del Museo nazionale del cinema di Torino Alberto Barbera, dall'attore Giuseppe Battiston, dal direttore artistico dei Globi d'oro della stampa estera in Italia Elizabeth Missland e dalla giornalista Marina Sanna, ha inoltre assegnato il premio della Miglior sceneggiatura a For 80 Days (Spagna) di Jon Garagno e José Mari Goenaga, storia di due donne che si rivedono dopo cinquant'anni e tra le quali nasce un'inaspettato desiderio. Il Premio Speciale della Giuria è stato invece attribuito ex aequo a Erratum (Polonia) di Marek Lechki, viaggio emotivo di un uomo nel suo passato, e ad Amnesty [+leggi anche:
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intervista: Bujar Alimani
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(Albania, Grecia, Francia) di Bujar Alimani, storia di passione e morte sullo sfondo di un carcere. Quest'ultimo ha vinto anche il premio Cineuropa, scelto dalla selezionatrice del festival del cinema di Sarajevo, Elma Tataragic, e il premio della giuria FIPRESCI.

Il premio del SNGCI (Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani) al Miglior interprete europeo è andato a Merab Ninidze per The Camera Murderer (Austria, Svizzera, Ungheria) di Robert Adrian Pejo, quello di Officine LAB al Miglior interprete non protagonista a Piera Degli Esposti per I bambini della sua vita (Italia) di Peter Marcias. Infine, il premio intitolato al critico cinematografico Mario Verdone, assegnato dal figlio Carlo insieme ai fratelli Luca e Silvia, e destinato al miglior film di un autore italiano emergente, è stato attribuito a 20 sigarette [+leggi anche:
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di Aureliano Amadei, il quale lo ha dedicato a Vittorio Arrigoni, il volontario ucciso di recente a Gaza.

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