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CANNES 2011 Mercato / Ungheria

I film magiari del futuro sulla Croisette

di 

Assente dalle diverse selezioni del 64mo Festival di Cannes, ad eccezione della coproduzione minoritaria The Other Side of Sleep [+leggi anche:
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intervista: Antonia Campbell-Huges
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di Rebecca Daly e il cortometraggio Beast di Attila Till alla Quinzaine des réalisateurs, il cinema ungherese si prepara per il futuro al Marché du Film cominciato ieri. Tra le proiezioni figura il premiato a Berlino The Turin Horse [+leggi anche:
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intervista: Béla Tarr
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di Bela Tarr.

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Tra i progetti in produzione si distinguono The Door di István Szabó con Helen Mirren e Martina Gedeck (articolo - venduto da Bankside Films), Dear Betrayed Friend di Sára Cserhalmi (produzione KMH Film e I’m Film), The Gambler di Szabolcs Hajdu (articolo) e il film d'animazione sui Vichinghi Egill: The Last Pagan di Áron Gauder (articolo - coprodotto da Islanda e Germania).

Saranno pronti nel 2012 anche A Land of Storms di Ádám Császi (love-story tra adolescenti ribelli prodotta da Proton Cinema), Necromancer di Árpád Bogdán (racconto centrato su un giovane gitano prodotto da Laokoon Filmgroup con i finlandesi di Kinoproduction Oy e i serbi di Art and Popcorn) e The Man Who Didn’t Get Shot di Attila Gigor (le disavventure dell'unico sopravvissuto a una fucilazione - KMH Film con gli irlandesi di Fastnet Films, gli svedesi di Anagram produktion e il Sudafrica).

Nel 2013 dovrebbe arrivare Toldi di György Pálfi. Prodotto da Katapult Film, il progetto è annunciato come un Raging Bull ambientato nell'Europa centrale del XIV secolo. La sceneggiatura segue Toldi Miklós, bambino in un corpo di gigante, nato nobile e cresciuto come un contadino agli ordini del fratello. Di volta in volta fuggiasco, campione di duelli, cavaliere e guardia personale del re Luigi, amante, assassino e paria, otterrà, vent'anni dopo essere stato bandito dalla capitale, un'ultima chance per provare il suo valore.

Si segnalano infine i progetti Mirage (news) di Szabolcs Hajdu, Balaton Submarine di Orsi Nagypál (incontro estivo tra tedeschi dell'est e tedeschi dell'ovest negli anni '80 - KMH Film) e The Flying Man di Kornél Mundruczó (Proton Cinema), su un ragazzo di 18 anni deportato in Russia che scopre di avere un talento inaspettato: sa volare. In fuga verso ovest, comincia una nuova vita. Impara a usare il suo potere, ma sogna di tornare umano come tutti gli altri.

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(Tradotto dal francese)

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