email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

INDUSTRIA Regno Unito

Sesso e violenza caratterizzano il 2010 del BBFC

di 

Violenza sessuale, linguaggio volgare e contestualizzazione sessuale dei bambini sono state le questioni dominanti del 2010 per il British Board of Film Classification (BBFC), secondo il suo rapporto annuale.

David Cooke, direttore del BBFC ha dichiarato: “I numerosi tagli effettuati per ridurre la violenza sessuale e a connotazione sessuale in I Spit on Your Grave e A Serbian Film, che li aveva portati a essere classificati come film vietati ai minori di 18 anni, ha spinto alcuni giornalisti a pensare che il BBFC abbia improvvisamente adottato politiche più severe. In entrambi i casi, le decisioni erano perfettamente in accordo con le nostre linee guida per la classificazione, che sono il risultato di un confronto costante e ad ampio raggio con il pubblico. Anche le categorie di film vietati ai minori di 15 e 12 anni, attribuite rispettivamente all’acclamato film britannico We Want Sex [+leggi anche:
trailer
making of
intervista: Nigel Cole
scheda film
]
e a Il discorso del re [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Tom Hooper
scheda film
]
, hanno sollevato un animato dibattito nei media intorno alle politiche sul linguaggio del BBFC. È chiaro che il pubblico si aspetta che restiamo vigili per quanto riguarda le questioni relative al linguaggio: la distinzione che abbiamo fatto tra i due film è il fatto che Il discorso del re si svolge in un contesto fuori dal comune, quello della terapia per i disturbi del linguaggio, per la quale non c’era un equivalente in Made in Dagenham”.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
Hot docs EFP inside

La terza area di dibattito è stata quella della contestualizzazione sessuale in cui vengono messi i bambini. In risposta a una preoccupazione generale, il governo ha effettuato un’analisi nella commercializzazione e contestualizzazione sessuale dei bambini. Il BBFC ha presentato i dati che mostrano come il pubblico gestisce la contestualizzazione sessuale dei bambini nei film sottoposti alla classificazione. Un’area in cui questo problema è particolarmente sentito è quella dei video musicali. Molti video musicali non vengono considerati nella classifica, ma alcuni distributori ce li inviano volontariamente”, ha aggiunto Cooked.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

(Tradotto dall'inglese)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy