Nastri d'Argento: trionfa Habemus papam, tre premi a Vallanzasca
Sei Nastri d'Argento su sette nomination: è Habemus papam [+leggi anche:
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intervista: Nanni Moretti
intervista: Nanni Moretti
scheda film] il gran trionfatore dell'edizione 2011 dei premi assegnati dai giornalisti cinematografici italiani, la cui cerimonia di consegna si è svolta a Taormina sabato scorso. Il film di Nanni Moretti sul papa depresso proiettato all'ultimo Festival di Cannes (leggi la news) ha conquistato il Nastro al regista del miglior film e quelli al miglior soggetto (Moretti con Francesco Piccolo e Federica Pontremoli), fotografia (Alessandro Pesci), scenografia (Paola Bizzarri), costumi (Lina Nerli Taviani) e produttore (Nanni Moretti e Domenico Procacci).
Tre Nastri sono andati invece a Vallanzasca - Gli angeli del male [+leggi anche:
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scheda film] di Michele Placido: attore protagonista (Kim Rossi Stuart), montaggio (Consuelo Catucci) e colonna sonora (i Negramaro). Noi credevamo [+leggi anche:
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intervista: Mario Martone
intervista: Mario Martone
scheda film] di Mario Martone si è aggiudicato il Nastro dell'anno 2011.
Come attrice protagonista vince Alba Rohrwacher per il suo ruolo in La solitudine dei numeri primi [+leggi anche:
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intervista: Luca Marinelli
scheda film], mentre la miglior attrice non protagonista è Carolina Crescentini per Boris il film [+leggi anche:
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scheda film] e 20 sigarette [+leggi anche:
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scheda film]; miglior attore non protagonista è invece Giuseppe Battiston per le sue interpretazioni in tre film: La passione [+leggi anche:
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scheda film], Figli delle stelle [+leggi anche:
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scheda film] e Senza arte né parte [+leggi anche:
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scheda film].
Come miglior regista esordiente, i giornalisti cinematografici hanno scelto Alice Rohrwacher per Corpo celeste [+leggi anche:
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intervista: Alice Rohrwacher
scheda film], presentato con successo lo scorso maggio a Cannes. "Nell'anno della commedia", ha commentato il presidente dei giornalisti cinematografici, Laura Delli Colli, "i Nastri d'Argento vanno in netta controtendenza e premiano, con il cinema d'autore, soprattutto il 'ricambio' del cinema italiano, segnalando la conferma di una nuova generazione di attori e un esordio sorprendente come quello di Alice Rohrwacher, che ha vinto in un'annata particolarmente ricca di opere prime interessanti".
Tra gli altri premi assegnati: miglior commedia a Nessuno mi può giudicare [+leggi anche:
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scheda film] di Massimiliano Bruno, miglior sceneggiatura a Massimo Gaudioso per Benvenuti al sud [+leggi anche:
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scheda film], miglior documentario a 1960 di Gabriele Salvatores. Miglior film europeo è Il discorso del re [+leggi anche:
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intervista: Tom Hooper
scheda film] di Tom Hooper.
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