Impardonnables: la Venezia di André Téchiné
Presentata all'ultima Quinzaine des réalisateurs cannense (leggi la news), la coproduzione franco-italiana Impardonnables [+leggi anche:
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scheda film] di André Téchiné è lanciata oggi nelle sale da UGC Distribution. Per il regista, un'occasione per celebrare la città di Venezia, dove è ambientato questo film adattato da un romanzo di Philippe Djian e interpretato da André Dussollier, Carole Bouquet, Mélanie Thierry e AdrianaAsti.
"La potenza di questa città è una droga. Avevo tentato diverse volte di scrivere una sceneggiatura la cui trama si svolgesse a Venezia. Ma non funzionava. Venezia vi era troppo utilizzata come cornice, una cornice carica della mitologia che tutti conosciamo", spiega Téchiné. "Stavolta, leggendo il romanzo, è stato tutto più semplice: visto che Judith era agente immobiliare e Francis uno scrittore, lei avrebbe potuto avere la sua agenzia a Venezia (avevo notato che la città ne era piena) e lui trasferirvisi per scrivere. Così, la città apparteneva ai personaggi. Era legata al loro lavoro. Diventava un ritratto della vita, non più la cornice dalla quale avevo cercato di partire per costruire una storia". Per i personaggi principali, "Venezia è vista all'inizio come città rifugio da tutto il male del mondo, ma vedremo come questo riparo non sarà esente dalla violenza".
Un aneddoto: Téchiné ha fatto installare sul set la statua di Poseidone proveniente da Le mépris di Jean-Luc Godard: "Viene da là, ma prima ancora da Napoli, da Pompei e da Cinecittà. E' Voyage en Italie e Le mépris. La coppia e il dialogo con l'Italia. Ma penso che questa statua abbia la sua vera collocazione a Venezia, rispetto alla Grecia e al carattere marittimo della città. E' questa la Venezia che amo. Così ho chiesto alla mia scenografa di andare a cercare questa statua a Cinecittà e ce l'ho messa".
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(Tradotto dal francese)
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